Comunicato dell' Associazione Pro-Loco del Comune di Monteleone di Puglia:
Per l’ex senatore anche il giorno di San Giuseppe diventa occasione di scontro
Carmelo Morra accecato dall’odio si scaglia contro la Pro Loco di Monteleone
Il Sindaco Carmelo Morra non concede l’uso della piazza per l’accensione del tradizionale Falò di San Giuseppe perché “questa amministrazione non riconosce la Pro Loco di Monteleone”. E’ la risposta del primo cittadino alla richiesta dell’Associazione Turistica del piccolo comune dei Monti Dauni meridionali. Brucia così tanto la mancata conferma al Senato che Morra si scaglia addirittura contro un’associazione di volontariato. All’ex parlamentare evidentemente non è andata giù la sconfitta alle ultime elezioni. L’ex senatore del Pdl, approdato in Grande Sud e uscito sconfitto dalla tornata elettorale proprio non ci sta. I pochi voti raccolti nel territorio dei Monti Dauni e soprattutto nel suo paese lo hanno reso ancor più rancoroso e vendicativo. E stavolta ad essere presa di mira è l’Associazione Turistica Pro Loco di Monteleone, ritenuta rea di non essere particolarmente vicina politicamente al Sindaco. «Il riconoscimento di una associazione Pro Loco non spetta al Comune ma alla Regione Puglia con il parere dell’UNPLI regionale come prevede la legge regionale 27 del 1990 – afferma Carmelo De Rosa, Presidente della Pro Loco – E noi siamo regolarmente iscritti all’Albo regionale delle Pro Loco di Puglia e affiliati all’UNPLI Puglia. Questa associazione – continua De Rosa – costituitasi nel 1991, proprio quando era già sindaco lo stesso Morra, in tutti questi anni ha sempre collaborato con il Comune nell’organizzazione delle varie manifestazioni di promozione territoriale. Lo testimoniano, tra le tante cose, i contributi erogati puntualmente dal Comune a favore della Pro Loco e i vari manifesti e spot pubblicitari che riportano sempre i loghi sia del Comune che della Pro Loco. Come può, oggi, Carmelo Morra, affermare di non conoscere la nostra Pro Loco? Proprio lui, poi, che è stato Sindaco dal 1990 al 1995, consigliere comunale dal 1995 al 2000, assessore comunale dal 2000 al 2008 poi defenestrato dall’allora sindaco Giovanni Campese e rimasto a fare il consigliere fino al 2010 e tornato ad essere sindaco – evidenzia Carmelo De Rosa – Insomma, l’accanimento verso questa Associazione è soltanto una ripicca verso persone individuate dal Morra come “nemiche” politiche da abbattere ad ogni costo». Morra non è nuovo a questo genere di atteggiamenti e da più parti sono arrivate denunce di azioni che puzzano di ritorsione. «Da quando è stato eletto Sindaco ha avviato una guerra tutta sua nei nostri confronti e addirittura è arrivato a chiedere alla Pro Loco di Monteleone la restituzione di un contributo che il Comune, allora amministrato da Giovanni Campese, nel 2009 aveva concesso alla nostra associazione per l’organizzazione delle attività estive. E’ inutile dire che il successo che otterrà con questa azione sarà pari alla sua rielezione in Parlamento. Un nulla di fatto». Ma non è la prima volta che l’ex senatore nega l’utilizzo degli spazi pubblici alla Pro Loco. «Abbiamo chiesto varie volte, anche insieme all’UNPLI Foggia, l’autorizzazione dell’utilizzo di spazi pubblici per poter realizzare iniziative culturali ed enogastronomiche. Ma da Carmelo Morra sono arrivate sempre risposte negative e senza valide motivazioni come se le piazze, i vicoli fossero di proprietà sua! E questa volta ha dato il meglio. Morra è talmente accecato dall’odio e legato ad ogni poltrona, che probabilmente arriva a considerare il ruolo di Presidente di una Pro Loco come un incarico di sottogoverno da occupare ad ogni costo – ironizza De Rosa – Poiché a breve sarà completamente libero da impegni politico-amministrativi, se vuole ritagliarsi un futuro da presidente di questa associazione, saremo lieti di accoglierlo. Il Sindaco, continuando con questi atteggiamenti, non fa altro che lacerare i rapporti di una comunità già sfilacciata. E le persone che gli stanno intorno non dicono una parola per farlo rinsavire rischiando di condurre una comunità al muro contro muro. L’auspicio – conclude il Presidente della Pro Loco – è che gli amministratori di Monteleone comincino a considerare in modo obiettivo l’operato della nostra associazione e, invece di portare avanti un ostruzionismo sterile, ridicolo, inconcludente e fallimentare, stabiliscano con noi un rapporto civile che conduca ad una proficua collaborazione».