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Associazioni Locali (106)

CENTRO TURISTICO ACLI E LO SLOW TOURISM

Written by Sunday, 01 December 2019 11:09

Sabato 21 Dicembre 2019, appuntamento alle ore 20,00 con tutti i soci CTA della Provincia di Foggia per la presentazione del libro di Liò (Leonardo Romanelli)  "Viaggio in Giappone" in chiusura del progetto del Centro Turistico Acli per incentivare lo "Slow Tourism" al quale il CTA-FG e CTA-Bovino hanno aderito  a seguito del premio Nazionale "Turismo Generativo" riconosciutogli nel 2017 a Salerno. 

 

AVIS BOVINO ANNUNCIA LA FESTA DEL DONATORE SABATO 14.12.2019

Written by Thursday, 14 November 2019 20:38

Lettera-invito del Presidente dell' Associazione AVIS di Bovino, Pietro D'Alessandro,  inviata a tutti i donatori, amici e familiari dei donatori e sostenitori dell' Associazione: 

 

........investendo sulle festività e manifestazioni in genere, in occasione di ricorrenze ed eventi.

      Ritengo che ogni Associazione-Organizzazione, si debba sentire coinvolta e partecipe alla vita socio-culturale  del proprio paese, come già dimostrato da altre Associazioni, presenti su Bovino, a cui va tutta la nostra riconoscenza e solidarietà. Purtroppo, come spesso accade a Bovino, ci limitiamo a “conservare” e a chiuderci all’esterno.

Va subito chiarito che non si vuol criticare o impartire lezioni a nessuno, o per sostituirsi agli Organismi competenti, la lettura deve essere intesa come un invito a riflettere, come uno stimolo per utilizzare le opportunità di “fare squadra” dove possibile, con vantaggio per tutti.

Alcuni di questi problemi sono stati già affrontati e discussi, per cui sembrano ripetitivi, ma se osservati dall’esterno senza interessi diretti, presentano delle varianti o possibilità di una “ristrutturazione” positiva.

Diciamola tutta, con leggerezza di pensiero e di vedute (sempre perché non sono invischiato in certi interessi)  da anni assistiamo all’esaltazione di ostentare prestigiosi spettacoli di piazza, musica e musicanti, sfilate, fuochi d’artificio,passerelle di personaggi,…… tutto a base consumistica, usa e getta, e con gran parte delle risorse che vanno a finire nelle tasche di ditte ed aziende esterne….a noi restano le briciole e l’immondizia da smaltire.   Per la serie: mentre da una parte o da un pulpito si predica la sobrietà, la fratellanza, la carità, il rispetto per il prossimo, dopo poche ore perché è la festa del Santo di turno….si perde ogni ritegno e moralità…tutto diventa spettacolo, paranza,corteo di una festa pagana…

Quando si tratta di spettacoli e scenografie non si bada a spese (la cicala) difficilmente si pensa di reinvestire una parte di queste spese (la formica) e di creare una “riserva” per attività socio-culturali  da realizzare nel periodo autunno-inverno.

Non una ricetta miracolosa, ma una possibile ricerca di soluzioni ed alternative per quanto semplici e fattibili, per creare occasioni di lavoro stagionale, con un rilascio di incremento per le attività commerciali.

                          La pubblicazione curata dal Comune di Bovino, del libro “Chiese arte sacra devozione” ed.2013 offre lo spunto per tutelare e valorizzare questi beni artistici e la conseguente considerazione di ordine pratico di cercare  di utilizzare, queste ed altre risorse, per un turismo produttivo e autofinanziabile.

Chiesetta di S.Lorenzo in Valle come valore da recuperare, unica chiesetta rurale che domina un paesaggio agro-boschivo di notevole valore ed interesse escursionistico-tradizionale (forse manca di una Confraternita o della tutela di una parrocchia)

Alcune Famiglie, (Dota e Schiavone) con profonde radici e rispetto del passato, con silenziosa devozione e tenace tradizione, hanno custodito e continuano a salvaguardare questo piccolo gioiello.

Si potrebbe pensare di realizzare, durante i mesi di luglio-agosto e di dicembre, una unica sede dove raccogliere e sistemare tutti i vari “tesori nascosti” che giacciono nell’oscurità e nel dimenticatoio delle varie sagrestie.

Si potrebbe riprendere, anche in maniera fantasiosa, la storia locale dei briganti fra Vallo di Bovino-La Fenna-Valle Biletra –grotte dei Porcili ……… costumi, usanze,aneddoti,rappresentazione scenica in Piazza XX Settembre o Largo Impisi dove poter utilizzare anche i cavalli…..inserendo la presenza di questi personaggi

Riflettere su di una accoglienza turistica soft: meno chiassosa e consumistica.

Quando si parla di investire nel turismo, anche quello breve o giornaliero, si finisce sempre con il doversi confrontare con il reale potenziale del proprio territorio e con la concreta offerta urbana di cui si dispone,  senza esporsi a fantasiosi e costosi progetti spesso irrealizzabili, per scoprire che non abbiamo “la materia prima”.     La morfologia e posizione geografica di Bovino non offre: un laghetto, cime o vette di montagna e nettampoco una riviera.  Dico questo, perché si è sentito parlare di un modello di turismo da litorale e/o di attività e attrazioni che richiedono alte cime o punte elevate di montagna.

Non è difficile capire e senza bisogno di complesse “ricerche di mercato” che Bovino può ancora offrire tanto turismo sostenibile, aria pulita,escursionismo, campeggio, su cui investire e a cui abbinare sagre ed eventi serali di accoglienza……soft e senza assordanti e caotici assembramenti.

 

 

 

Realisticamente, guardiamoci intorno e possiamo elencare in attivo: aria pura, un dolce clima, tanto silenzio e tranquillità da vero relax. Possiamo disporre di colline con prati, pascoli incolti, con sentieri panoramici, con sorgenti e angoli di vegetazione selvaggia, ecc… una natura ancora favorevole e generosa!

Quindi sarebbe da indirizzare un “turismo” in questa direzione, come già si sta facendo.

Alcuni aspetti negativi ci sono: si fa tanta fatica per attirare delle presenze turistiche su Bovino, con accoglienza diffusa e B&B i cui gestori investono risorse, per migliorare la struttura ed attirare altri clienti. Poi però, si scopre che di notte circolano ubriaconi molesti ed avventori di bar che, oltre l’orario di chiusura, schiamazzano e sporcano. Oppure alle 8 del mattino, qualche benpensante “maniaco del botto” ci fa sobbalzare nel letto e disturba il turista che sta riposando,  perché si devono sparare i fuochi della festa di turno, (per un Santo o per una Madonna !) che nel periodo estivo sono tante.  Una trovata rumorosa ed inutile, improduttiva e che arreca solo fastidio a quanti si sono rifugiati a pagamento, in una struttura turistica, per godersi silenzio e tranquillità. Oppure rintronanti altoparlanti di una chiesa che, di buon mattino, sparano a tutto volume rintocchi di campane ben sapendo di arrecare fastidio e disappunto al turista, del vicino B&B.

Dobbiamo decidere: sperare e puntare su di un turismo della quiete o continuare nell’abbandono festaiolo e molesto di rumorosi concertini o band ad estremo volume sul Corso.

Sarebbe ora di valutare in concreto i costi-beneficio di spettacoli al pubblico offerti “tutto gratis” per scoprire poi che le risorse degli Organizzatori sono sempre in affanno e ridotte al lumicino. Andrebbero incentivate iniziative turistiche culturali e/o di qualità, con un ritorno di incassi o contributi.

La musica/orchestra/concerto-bandistico o folk, sono sempre validi e graditi, servono a condire o completare una festività, ma si dovrebbe riscoprire la “nostra” musica italiana melodica e moderata e non quella rumorosa spacca timpani.   La nostra musica è anche: cultura,tradizione e qualità a livello mondiale.

Si dovrebbe riprendere il ricordo di F.Rossomandi, e non ripresentare l’ennesimo cantante o complesso con canzonette e musiche da “tormentone” già ascoltate e rifritte.

Spostare tali eventi in P.za XX Settembre, che si presenta di gran lunga più gestibile, senza creare un labirinto di deviazioni e divieti fra: Corso principale,  Via Indipendenza, Via Lamarmora, Corso Umberto…ecc tanto per crearci dasoli altri problemi e difficoltà di organizzazione, gestione e controllo.

Valutare e prendere in considerazione l’opportunità di utilizzare o ripristinare una parte dell’area “Largo Impisi-Aia pubblica” purtroppo nella mentalità degli Organizzatori e nelle aspettative del pubblico festaiolo, esistono solo il Corso,  la Villa ed il Campo sportivo….non più lontano di tanto…..e se mai si inizia, mai ci potremo avvicinare a comportamenti diversi e pratici.

Si potrebbe pensare ad un raduno o concorso o festival di artisti di strada ………

 

Presso il poliambulatorio di Bovino, domenica 18 Agosto p.v. si potrà effettuare la donazione del sangue con l' equipe medica del Centro Trasfusionale degli OO.RR. di Foggia:

Due appuntamenti da non perdere per il mese di settembre: Il 29 alle ore 18.30 presso il Museo civico l'incontro con Marcello Introna, autore dei libri "Percoco" e "Castigo di Dio" ; il 30 settembre alle ore 16 presso il Circolo Rossomandi  Chiara Chiappinelli presenterà per i più piccoli "Le incredibili storie di Bianca Pitzorno" con lettura animata e laboratorio creativo.
 Presidio del libro di Bovino, Circolo Rossomandi, Archeocub di Bovino.

 

 

 

 

Il pianeta, il lavoro, lo sfruttamento, i reati ambientali e molto altro: sono solo alcuni dei temi di cui si parlerà nei giorni 11, 12 e 13 agosto, ore 19.30, a Palazzo Pisani, in uno dei borghi più belli d’Italia.

 

Questa nuova edizione della rassegna, organizzata dall'Archeoclub di Bovino in collaborazione con la libreria Ubik e il Circolo Culturale Rossomandi e a cura di Oscar Buonamano e Lea Durante, sarà dedicata ad Alessandro Leogrande e avrà come ospiti: Bruno Arpaia, Gisella Orsini, Simona Barba e Nicola Tramonte.

 

REI-RED: la nuova procedura per l'invio delle domande.

Written by Saturday, 07 July 2018 06:13

Come è noto, a partire da lunedì 2 luglio scorso è di nuovo attiva la funzionalità per la trasmissione delle domande di accesso alle misure di contrasto alla povertà nazionale (REI) e regionale (RED). La piattaforma regionale unica dedicata alle due misure (http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/reired2018) è stata, dunque, aggiornata e migliorata per consentire il recepimento di tutte le recenti modifiche normative e regolamentari in materia che hanno reso le due misure parallele ed alternative come platea di riferimento.

 Nel suo ultimo messaggio del 17 febbraio scorso sul cellulare Fabio mi disse: “…ciao Nardino, buongiorno, sono giorni che ti cerco, problemi?.....

       Si, era fatto così Fabio, si preoccupava di tutti e se non vedeva o sentiva gli amici/collaboratori da qualche tempo, era lui a cercarli per informarsi su come stavano e di cosa ci fosse bisogno … ascoltava  tutti e cercava la soluzione per ogni cosa, con serenità e pacatezza!! Era appassionato ai viaggi e fu il primo a curare il Centro Turistico Acli di Foggia  per dare ad ognuno, specialmente a chi non aveva possibilità economiche, di fare una vacanza o un viaggio. Quando fu nominato Presidente Provinciale delle Acli, diede a me l’incarico di svolgere questa che  era e resta una vera missione! 

Continueremo a seguire  il suo esempio ed a stare sempre  vicino a chi ha più di bisogno.

       Un abbraccio di cordoglio alla  famiglia  con  affetto da tutti i Circoli CTA della Provincia di Foggia e dal Circolo Acli Achille Grandi di Bovino.

  

 

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Fabio Carbone lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell'associazionismo foggiano. Morto per un malore improvviso, il presidente provinciale delle Acli Foggia era una figura stimata e riconosciuta nel mondo del terzo settore. Il suo impegno per il sociale e i suoi valori vengono ricordati così da chi l'ha conosciuto da vicino“

 

PASQUALE ACCADIA (Responsabile CAF Acli Foggia) dà il suo ultimo saluto a Fabio:

ciao Presidente ciao amico mio......

non dovevi lasciarci cosi..............

avevamo tante cose ancora da fare insieme........ avevamo tanti progetti...............

mi dicevi  che non ci avresti mai abbandonato, che insomma ci saresti stato a prescindere da tutto e da tutti e che con te non avremmo temuto nulla, non è giusto.............

Ora che non ci sei più ti custodirò nel mio cuore.

Un amico come te non si dimentica: un amico come te si ricorda tutti i giorni a tutte le ore perché sono quelli come te a rendere bella l'amicizia, a far sentire speciali le persone che amano, a dar valore anche alla singola ora passata assieme. Un amico come te insomma è per sempre, e se dovessi scegliere di tornare indietro e rivedere una persona importante ebbene, amico mio, quella persona saresti tu. Sì, perché sei tu che più di ogni altro mi mancherai.

Ma non voglio abbattermi e non demordo: me lo hai insegnato tu. Mi dicevi sempre di guardare la vita con il sorriso e con la speranza, di viverla a pieno perché in fondo prima o poi tutto finirà. E allora vivrò così, sorridendo e divertendomi, affinché ogni mia risata permetta al tuo volto di splendere sul mio. Ti voglio bene. Ora e per sempre.

 

ciao Fabio da lassù guidaci come hai sempre fatto fino a stasera.............

 

    

Addio a Fabio Carbone (Acli Foggia): i messaggi di cordoglio

Fabio Carbone lascia un vuoto incolmabile: ecco chi era il presidente delle Acli Foggia:

Franco Landella, sindaco di Foggia

A nome personale e dell’Amministrazione comunale porgo le condoglianze alla famiglia Carbone per la morte di Fabio, presidente provinciale delle Acli, uomo di grande spessore umano e professionale



Francesco Miglio, presidente della Provincia

 Ho appreso la notizia della prematura scomparsa di Fabio Carbone e ne sono addolorato. Esprimo il mio personale cordoglio e quello dell’Ente che rappresento con cui le Acli hanno condiviso momenti di confronto istituzionale, per non dimenticare le battaglie in difesa dell’ambiente e le numerose occasioni di impegno sociale. Fabio era una persona molto stimata, umanamente e professionalmente, vicino alla gente e sempre pronto a schierarsi dalla parte dei più deboli. Noi tutti, amministratori ed amici, lo ricorderemo sempre con affetto, gratitudine e riconoscenza per il suo impegno nel sociale e per la sua instancabile dedizione al lavoro”.

Maurizio Gargiulo, comitato 'Vola Gino Lisa'

Apprendiamo, con il dolore nel cuore, della scomparsa prematura del caro amico Fabio, stringendoci con tutto l’affetto possibile che abbiamo intorno ai parenti e a tutti gli amici delle Acli che, come noi, oggi vivono questo tremendo lutto. Fabio, oltre ad essere un amico personale, è stato un socio fondatore del Comitato “Vola Gino Lisa” in quel lontano 18 maggio 2013. Lo ricorderemo sempre per quanto speso in favore della “vertenza aeroporto Gino Lisa”, da quella grande manifestazione del 19 novembre 2011, voluta fortemente da Fabio, con le tantissime bandiere delle Acli in Piazza Cavour, sino ad oggi. Non ci ha mai lasciati da soli e sempre ci ha sostenuto anche quando gli impegni delle Acli lo tenevano inevitabilmente lontano dalla “movimentata” vita del comitato. Una presenza di peso in questa battaglia, caratterizzata dal suo modo unico di fare e dalla sua ferma condivisa convinzione che l’infrastruttura fosse di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio di Capitanata. Oggi Fabio lascia un grande vuoto nelle Acli ma anche nel nostro più “piccolo cuore” di Comitato. Dunque .... ciao Fabio, per sempre “grande cuore” di Vola Gino Lisa.




Domenico Rizzi, presidente dell'Arci provinciale

Oggi le bandiere dell’Arci di Foggia sono listate a lutto. La morte del presidente delle ACLI provinciali ci lascia attoniti e sgomenti. Fabio Carbone è stato un amico, un punto di riferimento della comunità del Terzo Settore, e la sua prematura scomparsa ci lascia un immenso vuoto. Un uomo generoso, competente, sempre attento ai mutamenti che hanno attraversato il Paese. L’ultimo incontro indelebile è stato quello del 20 febbraio con il Prefetto di Foggia, dove abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni sulla recrudescenza xenofoba in vista della manifestazione del 24 a Roma “Mai più fascismi”. Abbiamo lavorato gomito a gomito per presentare un lavoro che contrasti la povertà dei ragazzi e delle ragazze nei quartieri più disagiati della nostra città di Foggia. Sono infiniti gli esempi che potremmo fare per descrivere l’uomo e l’amico con cui volevamo fare ancora tanta strada insieme. Ma vorremmo ricordare anche le tante piccole e grandi gioie: passi avanti e conquiste importanti per migliorare lo stato sociale e la vita delle persone. Ci mancherai tantissimo, Fabio. Mancheranno a me personalmente le nostre lunghe discussioni, i confronti e gli approfondimenti su come essere sempre presenti e partecipi nei conflitti, nel disagio, nei problemi che affliggono la nostra terra migliorandoci ogni giorno come associazioni e come persone.

Giandiego Gatta, vicepresidente del Consiglio regionale

Perdo non solo un interlocutore autorevole e appassionato dell’associazionismo, ma con la scomparsa di Fabio Carbone, presidente delle Acli della Provincia di Foggia, perdo un vero amico. Sono profondamente scosso per questa perdita, inaspettata e prematura, di un uomo che aveva ancora tantissimo da dare. Esprimo sincera vicinanza alla sua famiglia e a tutti i suoi cari per questo lutto doloroso. Un giorno che avremmo voluto non vivere mai.

Liberi e Uguali di Capitanata

Apprendiamo con costernazione e dolore la notizia della prematura scomparsa di Fabio Carbone. Un amico, un uomo trasparente e leale, sempre pronto a sacrificare tempo ed energie per venire incontro alle esigenze di chiunque chiedesse un aiuto o anche un semplice consiglio. Con Fabio abbiamo condiviso idee, proposte, percorsi di vita. Con Fabio avremmo voluto continuare a condividere anche il prossimo futuro, che certamente ci avrebbe visto collaborare in difesa di quei valori che ci hanno sempre accomunato. Una perdita non solo per le Acli  di cui è stato prestigioso dirigente - ma l’intera comunità. Alla famiglia va tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto, sicuri che sapranno affrontare questo momento con la consapevolezza che il suo impegno e la sua figura saranno di esempio per il nostro territorio e le generazioni a venire. A Fabio va il nostro saluto e il nostro ringraziamento per il prezioso lascito di significativi insegnamenti che contribuiranno ad arricchire il nostro cammino politico.

 

Lia Azzarone, segretaria del PD

La morte di Fabio Carbone addolora e sconcerta. Persona garbata come poche, è stato dirigente riflessivo e attento alle dinamiche sociali della comunità in cui ha scelto di impegnarsi con l'esclusivo intento di contribuire a migliorare la condizione di chi lavora, studia, opera. Appena qualche giorno fa abbiamo avuto l'opportunità di confrontarci sulle politiche da pensare e attuare per consentire alla nostra terra di esprimere appieno tutte le sue potenzialità. E per rivitalizzare il sentimento di solidarietà, incrinato dalla paura e dall'insicurezza, nei confronti di chi vive ai margini della nostra comunità. A nome dell'intera comunità del Partito Democratico esprimo il più sentito cordoglio a Caterina ed ai figli per l'incommensurabile perdita, e abbraccio affettuosamente l'intera comunità delle Acli che oggi piange un fratello.

Raffaele Piemontese, assessore regionale al Bilancio

Allo sgomento per una notizia così inimmaginabile si aggiunge, oggi, la consapevolezza che è stata strappato a tutti noi un esempio di straordinaria dedizione sociale e civile. Esprimo la più affettuosa vicinanza alla famiglia e alle Acli della provincia di Foggia per la prematura scomparsa di Fabio Carbone.

La Cgil di Capitanata

Sgomento, dolore e rabbia e assieme l'onore di aver potuto condividere un impegno sincero e costante per lo sviluppo sociale ed economico di un terra cui mancherà tantissimo un dirigente capace e una persona per bene qual'era Fabio Carbone. La nostra vicinanza e il profondo cordoglio vanno alla moglie, ai figli di Fabio e a tutti gli amici delle Acli. Competenza, pacatezza, serietà erano alcuni dei tratti dell'uomo e del dirigente. Un rappresentante del grande e ricco mondo del terzo settore di Capitanata, in cui Fabio era in grado di portare il messaggio cattolico coniugato con l'impegno per il sociale. Mancherà a noi l'amico di tante iniziative comuni, mancherà la sua visione che siamo certi proseguirà nel solco della tradizione di una grande associazione quale è l'Acli. Il miglior modo per ricordare Fabio Carbone è l'impegno quotidiano di ognuno di noi per far crescere la nostra provincia, a partire dagli ultimi, da chi ha meno, dagli emarginati, dai più poveri. Quella parte di società cui ha sempre guardato l'azione di Fabio Carbone.

Giannicola De Leonardis, consigliere regionale

L’improvvisa scomparsa di Fabio Carbone rappresenta una dolorosissima perdita non solo per i suoi familiari, parenti e amici (cui vanno le mie sentite condoglianze), ma per la comunità tutta di Capitanata. Per le Acli e per il mondo dell’associazionismo foggiano, che aveva in Fabio un protagonista attento e sensibile e un interlocutore sempre informato e aperto al confronto costruttivo. Per quanti lo vedevano come un prezioso riferimento, disponibile e laborioso, infaticabile e partecipe. Una persona speciale nella sua semplicità, impossibile da dimenticare, destinata a lasciare un vuoto profondo, e un ricordo incancellabile, anche se oggi appannato da tristezza e pianto.

Tiziano Errichiello, presidente Us Acli provinciale

 

È un momento di grande dolore quello che stiamo vivendo oggi, per la perdita del nostro amico fraterno Fabio Carbone. Le Us Acli provinciali, che rappresento, si stringono nel dolore intorno alla famiglia e agli amici di Fabio, che resterà per noi tutti un punto di riferimento, un esempio di lealtà e di onestà intellettuale, un instancabile lavoratore, un attivista e grande motivatore all’interno dell’intera comunità delle Acli. Il suo ricordo, la sua forza, il suo lavoro e il contributo che ha lasciato alla Capitanata è prezioso e costituisce una eredità immensa che custodiremo con cura e che ci aiuterà a portare avanti con devozione il lavoro delle Us Acli in tutto il territorio provinciale. Perché sono certo che lui avrebbe voluto questo, vedere le Acli ancora vive, cosi come vivo è e sarà sempre il suo ricordo.

 

 

 

WEEK-END sulla neve a ROCCARASO

Written by Sunday, 11 February 2018 11:47

Dal Centro Turistico Acli di Bovino una proposta interessante per i propri associati:

AVIS BOVINO - ASSEMBLEA 19 FEBBRAIO 2018

Written by Tuesday, 06 February 2018 08:21

L' Associazione AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) di Bovino invita tutti i donatori a partecipare all'Assemblea del 19 Febbraio p.v. per discutere il seguente Ordine del Giorno:

NUOVO CENTRO TURISTICO ACLI A FOGGIA

Written by Wednesday, 06 December 2017 17:52

E' nata una nuova associazione turistica delle Acli a Foggia,  con sede in Via Rovelli 48. La notizia è riportata su tutta la stampa locale   con grande soddisfazione del Presidente del Circolo CTA Gargano-Antica Daunia di Foggia (Francesco Di Lorenzo), del Presidente Provinciale delle Acli foggiane (Fabio Carbone) e del Presidente Provinciale del Centro Turistico Acli  (Nardino Lombardi).

Qui di seguito gli articoli dell' Attacco e  di Foggiatoday mentre il link del  video è a fondo pagina:

L' ATTACCO:

 

LINK VIDEO.

 

AVIS BOVINO- WEEK END PRE-NATALE 2017

Written by Monday, 04 December 2017 10:33

L' invito del Presidente  dell' Avis di Bovino col programma delle iniziative pre-natalizie 2017:

24 Novembre: I RAGAZZI DI CAPORETTO ....quelli senza nome ....

Written by Wednesday, 22 November 2017 09:00

I ragazzi del '99, nati l'ultimo anno dell'Ottocento: una leva di 265 mila italiani chiamati a resistere sul Piave. Giovani di diciotto anni, a volte non compiuti, giovani figli di contadini, artigiani, falegnami, che hanno contribuito, dopo la sconfitta di Caporetto, a rovesciare le sorti del conflitto fino alla vittoria finale.  

Appuntamento Venerdì 24 Novembre ore 18.30 presso il Museo Civico di Bovino.Oltre ai relatori, interverranno i diciottenni di oggi. Leggeranno alcuni brani sulle storie di quei giovani che si sacrificarono per la patria.

Il Presidente della PATA torna instancabilmente a parlare di sicurezza con ogni mezzo divulgativo a disposizione, richiamando normative, circolari, decreti, ordinanze e tutto quanto serve per una maggior tutela per la sicurezza pubblica. 

Qui di seguito l' articolo pubblicato da Carmine Santoro sul  periodico d' informazione di Accadia, Bovino, Castelluccio dei S., Deliceto e Sant' Agata di Puglia, l' Elce n. 123/2017.

Si vuol sottolineare la conclusione ed il consiglio di Carmine Santoro: ...Si potrebbe risparmiare sulle spese per fuochi pirotecnici che finiscono in        " fumo e rumore" ed investire in sicurezza !!

ARCHEOCLUB BOVINO: PRESENTAZIONE DEL LIBRO "GLI IMPERTINENTI"

Written by Wednesday, 27 September 2017 08:45

Sabato 30  si chiude il mese di Settembre 2017, pieno di eventi organizzati dalla sede locale dell' Archeoclub .... in bellezza: Presentazione e dibattito su una figura storica della vita politica ed istituzionale italiana, Sandro Pertini.  Alle ore 18,00, quindi, presso il Museo Civico C.G.Nicastro, sarà Enrico Cuccodoro, docente Diritto Costituzionale Università del Salento, Coordinatore dell' Osservatorio "Sandro e Carla Pertini" a presentare il libro "GLI IMPERTINENTI", il viaggio di Sandro e Carla Pertini, per l' Italia di oggi.

IMPARARE A DISEGNARE NEL CIRCOLO ROSSOMANDI DI BOVINO

Written by Sunday, 06 August 2017 10:30

 

 

IL CENTRO TURISTICO ACLI DI BOVINO organizza una giornata conviviale per gli iscritti CTA ed ACLI della provincia di Foggia.

 Le esperienze degli anni precedenti hanno convinto gli organizzatori ad estendere l’ invito a tutti i circoli Acli e CTA della Provincia per far conoscere i nostri boschi e le bellezze naturali dei Monti Dauni.

Un’ occasione davvero unica, da non perdere e da condividere con le nostre famiglie.

 

Situato a pochi chilometri da Bovino e Deliceto, tra i 600 e 900 metri sul livello del mare, il Bosco Macchione padroneggia il territorio con le sue maestose querce secolari.

 
La natura incontaminata protegge da secoli i suoi numerosi abitanti. Qui è possibile incontrare scoiattolitalpetassiriccidonnole, faine e cinghiali mentre tra i rami del cerro e della roverella si possono ammirare falchimerlipicchicolombacci e poiane.
 
Con i suoi colori, i profumi e le voci che lo abitano, il bosco è lo sfondo ideale per piacevoli passeggiateescursioni guidateattività ludico-ricreative e pic-nic nell’area attrezzata.
 
Percorrendo le vecchie piste mulattiere si giunge ad un antico casolare, usato in passato come rifugio dai pastori e successivamente come alloggio dai guardaboschi, oggi completamente ristrutturato e destinato ad aula polifunzionale. 

Il Bosco Macchione è accessibile solo su prenotazione

 

BOVINO, UN PATRIMONIO ROMANICO DA PRESERVARE

Written by Tuesday, 27 June 2017 09:55

A trent'anni dal suo importante studio sulla Cattedrale di Bovino, Gioia Bertelli torna a leggere la nostra chiesa e il patrimonio romanico bovinese. Si tratta di opere architettoniche di grande pregio, ma che hanno bisogno di essere curate, di essere sottoposte a restauro per conservare il loro splendore. Ne parliamo al Museo civico, incrociando arte, storia, fede e cercando insieme le opportunità per una conservazione all'altezza dell'eredità che gli antichi ci hanno lasciato.
Programma: 
saluti del sindaco Michele Dedda,
della presidente dell'Archeoclub Nunzia Roccotelli
del priore della Confraternita di san Marco d'Eca Michele D'Andrea
interventi della soprintendente Foggia BAT Simonetta Bonomi, e della professoressa Gioia Bertelli.
L'incontro è organizzato dall'Archeoclub di Bovino in collaborazione con la Pro loco e la Confraternita di san Marco

Al Centro Turistico Acli  di Foggia l’ importante riconoscimento del  Premio Nazionale Turismo Generativo 2017 .

 Trainante per questo obiettivo raggiunto è stata l’ attività  del CTA di Foggia e del Circolo CTA di Bovino che con le loro iniziative di viaggio del 2016, sono riusciti a far visitare in modo davvero originale le principali capitali europee ai propri iscritti.  La premiazione è avvenuta durante il Convegno Nazionale “Strada Facendo: verso un Turismo Generativo” sabato 27 maggio 2017 presso il museo diocesano San Matteo di Salerno, a conclusione dei lavori della Formazione Nazionale CTA.

L’ Associazione CTA nasce, nel 1963, come Ente Nazionale Acli per la Ricreazione Sociale, con lo scopo di rispondere alle esigenze turistiche dei nuclei familiari dei lavoratori iscritti alle ACLI. Da “ servizio sociale,, agli inizi degli anni 90, il CTA si evolve in Associazione Specifica delle Acli impegnata, sull’ intero territorio nazionale, a gestire il turismo sociale come strumento di relazioni umane per tutti e non di mero servizio per il consumo di pochi.

L’ odierna mission del CTA è quella di contribuire a trasformare il “turista” in “viaggiatore consapevole e responsabile” non solo verso il territorio della visita, ma anche e soprattutto, verso la realtà sociale con la quale viene in contatto, garantire una “nuova qualità” al turismo sociale, non solo per l’ accessibilità economica dell’ offerta turistica, ma, soprattutto, nel rapporto con i soci, specie se appartenenti alle categorie dei “soggetti deboli”, sperimentare una nuova forma di turismo sociale, denominata “turismo generativo”, per rispondere, con creatività, ai bisogni, anche di ordine economico e sociale della comunità e del luogo, non soddisfatti né dal mercato turistico né  dalle istituzioni.

 

Il Centro Turistico Acli è riconosciuto come Associazione con deroga ad esercitare attività turistiche a livello nazionale dal Dipartimento del Turismo e dalla Legge n. 135 del 29/03/2001. Inoltre, dal 2013 è stato selezionato come runner-up per il Premio Europeo di Eccellenza per il Turismo Accessibile istituito dalla Commissione Europea.  

Interessante commento di Carmine Santoro (P.A.T.A.) sulla normativa vigente che limita la raccolta indiscriminata e spesso scorretta dei prodotti naturali dei boschi e del sottobosco:

Una recente legge regionale, n.38 del 12 dicembre 2016, contiene chiari provvedimenti in materia di “..contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia”  ma non solo, è finalizzata anche alla salvaguardia degli ecosistemi agricoli e forestali.     In particolare per coerenza con tale finalità,  l’art.5 c.1  vieta per cinque anni la raccolta di frutti spontanei….asparagi,funghi e lumache, sui soprassuoli boscati e nei pascoli percorsi dal fuoco.

Però, sorge qualche perplessità, nel momento in cui volendo attuare le sanzioni a questo divieto stabilite con l’art.12, risulta che: “chi raccoglie prima di cinque anni e per quantità complessiva superiore a chilogrammi uno di frutti spontanei…asparagi,funghi…” è tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa da euro 250 a 500. Ma per una conseguenza logica o semplice ragionamento, questa sanzione invalida di fatto il divieto di “raccolta” stabilito nell’art.5 anzicitato. Partiamo da un semplice constatazione pratica. Fino a 990 grammi di funghi o asparagi raccolti nel bosco incendiato o su pascoli bruciati dal fuoco, non si è soggetti a nessuna sanzione, in quanto tale divieto scatta solo dopo aver superato il chilo di frutti spontanei raccolti!  Facciamo un po’ di conti elementari a campione: quindi 10 persone possono raccogliere fino a 990 grammi di prodotti a testa ogni giorno, che per sei giorni sono circa  54 chili in settimana, senza poter essere sanzionati.

I controlli sono già tanto rari e difficili da effettuare perché un bosco offre tante barriere naturali ed altrettanti sentieri per entrare ed uscirne indisturbati, figurarsi poi se gli Agenti possono circolare con una bilancia al seguito e districarsi fra le tante furbate che i raccoglitori indisciplinati riescono ad adottare sul campo.

E finchè costoro non superano il chilogrammo di raccolto, possono liberamente circolare sui soprassuoli boscati e nei pascoli percorsi dal fuoco, con buona pace della finalità di salvaguardia degli ecosistemi agricoli e forestali.

Vuol dire che l’ecosistema localizzato sul bruciato, fino a 990 grammi di asportazione frutti spontanei…….non soffre, non subisce alterazioni e danni!

 

Possibile che una sanzione al divieto, offra la soluzione ad aggirare il divieto stesso?   Ma allora, sembra un controsenso, si può o non si può?  Direbbe Totò: alla faccia della tutela!

 

 

                                                                                    Carmine Santoro

ARCHEOCLUB BOVINO - ELETTO NUOVO DIRETTIVO

Written by Monday, 17 April 2017 07:08

Un bel sabato di discussione e votazione, oggi al museo: dopo tre anni densi di lavoro e attività, con tanti progetti realizzati e qualche delusione inevitabile, abbiamo rinnovato il nostro organismo direttivo. Confermate la presidente Nunzia Roccotelli e Lea Durante, eletti per la prima volta Rosalba Manuppelli (tesoriera), Pino Lombardi (segretario) e Michele Bruno. Grazie a Gino Bucci, ad Antonella Bucci e a Ciro Magnatta per il tempo e l'intelligenza che hanno dedicato all'associazione. Al nuovo direttivo l'augurio di trovare ascolto presso istituzioni sensibili e adeguate, perché il volontariato non sia costretto a farsi supplente di una politica senza valori, ma sia invece sempre al fianco di comunità che si riconoscono

Pubblichiamo il comunicato inviatoci dall' Associazione P.A.T.A.:

 

Protezione Ambiente  e  Tutela Antincendio

Via A. De Gasperi - sede COC

71023    BOVINO    (Fg)

 

Per l’anno scolastico 2017 in corso, è stata attivata la convenzione stipulata fra l’Associazione P.A.T.A. e l’Istituto Liceo Scientifico Sezione staccata di Bovino, per sviluppare un programma di incontri informativi e formativi sulle tematiche ambientali che confluiscono nelle problematiche di Protezione Civile, quali: rischio idrogeologico; rischio industriale e altre attività civili; avversità atmosferiche e fenomeni climatici; incendi agro-boschivi e rischio interfaccia derivante da incendi.

Di recente nella sede dell’Istituto, si è svolto il primo incontro con gli studenti del Liceo ai quali è stato presentato il programma generale in materia di Protezione Civile che gli Istruttori della Pata intendono svolgere, e quindi scopi e motivazione di questo approccio informativo e formativo di base alla prevenzione.

Risulta evidente che bisogna preparare la popolazione alla “resilienza sociale” cioè alla possibilità di saper reagire nelle situazioni di crisi-emergenza ed “istruire” i cittadini a saper affrontare gli eventi calamitosi, più ricorrenti ed in parte prevedibili.

Il Presidente insieme ad una rappresentanza di 4 Volontari-collaboratori, ha tracciato un breve profilo dell’associazione Pata, regolarmente iscritta nell’Elenco regionale delle OdV di Protezione Civile, e poi è passato a trattare alcuni argomenti specifici sull’organizzazione della protezione civile, partendo da Servizio Nazionale della Protezione Civile (legge n.225/92) fino ad arrivare alla struttura locale presente in ogni Comune, che si identifica con il COC (Centro Operativo Comunale) con a  capo il Sindaco o suo Delegato che funziona come “sala operativa” durante la gestione delle emergenze.

Ogni Sindaco, quindi, per assicurare il coordinamento dei servizi di soccorso di assistenza alla popolazione, si avvale del C.O.C. in cui anche il Volontariato svolge un ruolo operativo importante: radiocomunicazioni, disponibilità di mezzi ed attrezzatura specifica, veicoli fuoristrada, ecc.. che sono a disposizione per tutto l’anno ed utilizzati per intervenire durante la gestione dell’emergenza.

Il Presidente e la Segretaria Pata, hanno illustrato agli studenti (alquanto distratti…e con qualche turbolento) l’importanza della preparazione a livello locale (resilienza) e sottolineato come e perché ogni cittadino deve avere dei punti di riferimento e sapere quali Autorità ed Enti sono preposte alla gestione della prima emergenza, quella che coinvolge direttamente i cittadini, nella propria area urbana. A conclusione dell’incontro si è accennato al ruolo della Sezione Regionale di P.C. che si attiva principalmente tramite il Centro Operativo Regionale con la SOIR e la SOUP.

 

 

 

                                                                                                               Carmine Santoro

SENZA RIVALUTAZIONE LE PENSIONI DEL 2017

Written by Tuesday, 24 January 2017 10:02

Il Patronato Acli di Bovino ci ha  inviato  per la pubblicazione:

EPIFANIA A BOVINO - CONCERTO IN CATTEDRALE 5.1.2017

Written by Thursday, 05 January 2017 10:09

E' in programma Giovedì 5 Gennaio 2017, alle ore 19.30, nella Cattedrale di Bovino, il Concerto dell'Epifania, organizzato dal Liceo Scientifico di Bovino e dalla Basilica Cattedrale. Il concerto sarà eseguito dal CORO LANZA-PERUGINI diretto dal M° Giulia Panettieri. La manifestazione intende promuovere l'accoglienza e l'integrazione dei migranti, ospiti della nostra cittadina. 

CTA ORGANIZZA

Written by Sunday, 11 September 2016 19:57

CAPODANNO A VIENNA

IL CENTRO TURISTICO ACLI PROPONE

Written by Sunday, 11 September 2016 19:48

PARIGI

AVIS BOVINO - RACCOLTA DI SANGUE DOMENICA 31 LUGLIO

Written by Thursday, 28 July 2016 17:33

L' equipe medica del Centro Trasfusionale degli Ospedali Riuniti di Foggia sarà presente domenica 31 Luglio dalle ore 09,00 alle ore 11,00 presso il nuovo poliambulatorio in Via Casette Asismiche a Bovino per la periodica raccolta di sangue.

L' Associazione Avis di Bovino rivolge l' invito a tutti i volontari affinchè non manchino a quest' appuntamento importante:

Suona la carica degli ex-studenti  della Scuola Magistrale “ Apostole del Santo Rosario” e Tecnico Commerciale “ L. Einaudi” di Bovino, alias ex-studenti del Castello di Bovino, per ritrovarsi dopo tanti anni il 6 Agosto 2016.

Il programma dell’ incontro e le modalità di partecipazione sono descritte in questa locandina fattaci pervenire dagli organizzatori.

PER MOTIVI ORGANIZZATIVI, LE PRENOTAZIONI SI CHIUDERANNO ANTICIPATAMENTE ENTRO LUNEDI’ 11 LUGLIO !!

Il 31 luglio p.v. l' Associazione CTA (Centro Turistico Acli) propone ai propri soci una giornata col treno negli altipiani abruzzesi  con l' assistenza e guide dello staff "Le rotaie". Un percorso mozzafiato con visita a Sulmona. La locandina mostra il programma e le modalità di partecipazione.

Gran bella sorpresa il 15.u.s. nel vedere per  le vie di Bovino e Castelluccio dei Sauri gli iscritti dell’ UNITRE di Margherita di Savoia, in gita culturale sui Monti Dauni.

L’ articolo dell’ Elce, il periodico d’ informazione di Accadia-Bovino-Castelluccio dei Sauri-Deliceto e Sant’Agata di Puglia, descrive così  l’ evento  nelle due pagine centrali del n.  108 di questo mese:

DOMENICA 17 APRILE SI DONA CON L' AVIS BOVINO

Written by Tuesday, 12 April 2016 19:19

Presso il poliambulatorio di Via Casette Asismiche sarà possibile donare il sangue domenica prossima. L' invito è rivolto dal Presidente dell' Associazione Avis di Bovino con questa lettera:

Importante incontro culturale al Circolo Florestano Rossomandi di Bovino, Mercoledì 23 Marzo alle ore 18,30 :

Riceviamo e pubblichiamo la locandina-invito che l' Associazione Acli di Bovino ci ha inviato per la pubblicazione:

 

Finalmente qualcuno interviene sul problema randagismo a Bovino che dal periodo in cui se ne occupava con passione e dedizione la sig.ra Francesca P. è stato, fino ad oggi, quasi ignorato pur parlandosene molto per i disagi in aumento tra la popolazione che vede Amministratori assenteisti, impegnati in tutt’ altri affari (?) mentre crescono  le preoccupazioni di chi, specie di notte o la mattina presto,  per recarsi a lavoro esce di casa  con la scorta di piccoli petardi in tasca o col bastone in mano per affrontare  in strada l’ animale  randagio che difende la busta di spazzatura prelevata porta-a porta,  nella quale troverà il proprio sostentamento per la sopravvivenza giornaliera.

 

Con grande senso civico e competenza, il Presidente dell’ Associazione PATA  ha inviato questo documento agli organi d’ informazione locale:

 

    Associazione  P. A. T. A.

Protezione Ambiente Tutela Antincendio

Sede sociale c/o COC – Via A.De Gasperi

71023    BOVINO    (Fg)

 

Da qualche mese, ci viene segnalata la probabile presenza di cani randagi che frequentano alcuni quartieri del paese. Pur escludendo un intervento diretto dell’Associazione, in quanto non siamo in grado di affrontare questo problema, per mancanza di una specifica preparazione in materia, abbiamo comunque effettuato delle verifiche per capire l’effettiva portata delle lamentele.

Per quanto possibile, non è stata accertata la presenza minacciosa di randagi pericolosi o particolarmente malati anche perché, essendo in libertà, sfuggono facilmente ad un diretto controllo, in quanto si muovono più volentieri nella periferia del paese e solo in particolari ore serali in cerca di cibo.

Da un primo monitoraggio è stato riscontrato che, nella maggior parte dei casi, i cani in circolazione non sono veri randagi inselvatichiti, ma cani “padronali” ossia cresciuti in casa o in giardino, a contatto quotidiano con le persone, e poi lasciati liberi di circolare.

Uno fra tanti, potrebbe essere il caso di due cani bianchi che saltuariamente si aggirano nei pressi del palazzo al n.20/22 di Via De Gasperi che risultano i più “agitati” ma che dopo alcune ore spariscono. E’ stato notato un tranquillo cane bianco in Vle A.Moro, o alcuni cani con collare che gironzolano per strada o trotterellano al seguito delle auto dei rispettivi “proprietari”.

 

Sarebbe opportuno, quindi, accertarsi sulla reale presenza di cani ”randagi” per poter procedere con possibili provvedimenti, da parte della ASL e del Comune, secondo competenze e responsabilità di cui all’attuale normativa in materia (l.r. n.12/1995 con aggior. 2006 e 2010) sulla prevenzione del randagismo.

         L’articolo 2 della legge regionale, attribuisce ai Comuni le funzioni di vigilanza sul trattamento degli animali e la tutela igienico-sanitaria, che li esercitano mediante le ASL di competenza.

L’art.3- stabilisce l’istituzione dell’anagrafe canina, presso il Settore veterinario di ogni AUSL, informatizzata e centralizzata a livelli regionali, a cui i detentori o proprietari di cani sono tenuti a rivolgersi per l’iscrizione/controllo dell’animale d’affezione (art. 4).

In tal caso, il Comune dovrebbe periodicamente “sollecitare” e verificare che i proprietari di cani, abbiano effettuato questa iscrizione anagrafica.

L’art.5- prevede che la Giunta Regionale, …..adotta i provvedimenti per la prevenzione del randagismo e la tutela degli animali …….

L’art. 6- stabilisce che “Spetta ai servizi veterinari delle USL, il recupero dei cani randagi, come l’eventuale soppressione deve essere effettuata dai medici veterinari, con metodo eutanasico.  Per i cani vaganti regolarmente anagrafati, si provvede alla loro restituzione.

Inoltre, la circolare n.0094885 del 15.10.2013 inviata dal Servizio Veterinario Sanità Animale –ASL FG, precisa che il recupero dei cani randagi deve avvenire ”…solo ed esclusivamente su specifica segnalazione delle Amministrazioni locali e/o delle Forze dell’Ordine” in quanto spetta ai Servizi veterinari delle ASL il recupero dei cani randagi-vaganti.

Pertanto, per il Comune non dovrebbe intraprendere qualsiasi spontanea azione di “recupero” di cani, se prima non concordata con la ASL di competenza.

L’art.8- stabilisce che i Comuni singoli o associati, provvedono alla costruzione o risanamento dei canili sanitari esistenti………dove trovano accoglienza i cani recuperati in quanto vaganti.

La gestione dei canili è affidata ai Comuni, mentre il Servizio veterinario della AUSL deve garantire adeguata assistenza sanitaria.

L’art.9- stabilisce che la Giunta Regionale individua i Comuni in cui ubicare i “rifugi per i cani” ove troverebbero accoglienza i cani, provenienti dai canili sanitari, che non hanno trovato altra sistemazione.

 

-          2  -

 

 

Quindi diciamo che la prima mossa deve venire dalla Regione, il tutto sempre da “concordare” con la AUSL competente, per la vigilanza e controllo. 

L’eventuale rifugio così autorizzato e a norma, oltre che dal Comune può essere gestito da Enti e/o Associazioni con specifiche caratteristiche di iscrizione all’Albo (art.13).

Ma attenzione, nel rifugio comunale per cani, trovano accoglienza animali che già provengono o che hanno stazionato nel canile sanitario ASL quindi sono due fasi e due condizioni leggermente diverse, ma che fanno la differenza!

 

Art.11- qualora il proprietario o detentore di un animale intende rinunciare a questi, deve darne formale comunicazione al Servizio veterinario USL. (non al Comune!)

Art. 17- sono previste le sanzioni relative alle infrazioni alla legge regionale suindicata n.12/95

 

L’art. 10 della l.r. n.12/95, stabilisce che la Regione promuove la tutela dei gatti.

Anche per questi animali, sono previste condizioni e regole per la loro corretta gestione, a cui dovrebbero adempiere i cittadini volenterosi non proprietari, che però di fatto si occupano irregolarmente del loro mantenimento, con conseguente incontrollato incremento delle nascite.

Prima o poi, la presenza dei gatti moltiplicatisi a dismisura, diventerà un problema, che qualche benpensante scaricherà sul Comune.

Di contro, ed a favore, è prevista la sterilizzazione degli animali che viene effettuata dalla ASL.

 

Infine, nell’art.5- è previsto che la Regione…promuove ed attiva corsi di educazione sanitaria, nelle Scuole di ogni ordine e grado, intesi a definire un corretto rapporto uomo-animale.

Quello che bisogna far capire ai cittadini, ed insistere soprattutto verso i ragazzi/alunni, è che come da art.7, qualsiasi cane/cucciolo che si accetta per fornirgli mantenimento ed assistenza, DEVE essere iscritto all’Anagrafe canina e DEVE avere un tutore responsabile, che si assume gli obblighi della normativa in vigore.

La verità, ironia della sorte, è che spesso alcuni concittadini che assistono cani e gatti, in modo irregolare, sono gli stessi che poi sollevano presso il Comune ogni sorta di problema perché se ne vogliono “liberare”, e perché pensano di poter assicurare ai loro protetti una duratura assistenza a spese della Pubblica Amministrazione (come la pensione!).

Costoro, se pur meritevoli e sensibili Cittadini, risultano irresponsabili e scorretti, in quanto prima allevano cani e gatti poi…per togliersi ogni fastidio, li lasciano liberi di scorazzare per il paese. Spesso, ed a tutte le ore, alcuni cani semi-padronali allevati in giardini o case private, frequentano la Villa con adulti e bambini, ma alla domanda: “Di chi è questo cane vagante? Cadono dalle nuvole…non sanno niente….non ricordano…negano!

 

E’ vero che le Istituzioni (Comune e ASL) devono adempiere ai loro compiti e assolvere alle rispettive competenze…ma è il CITTADINO per primo che deve osservare (educazione civica) le normative, in modo da “attribuire” alla Pubblica Amministrazione, la coerente soluzione di un qualsiasi problema.

Non è detto che la lodevole e condivisibile affezione per gli animali di alcuni Cittadini, debba essere scaricata sulla collettività e creare un problema incontrollabile.

Sarebbe regolare che la cura e sorveglianza di cani e gatti liberi, avvenga con maggiore responsabilità e sotto controllo sanitario.

Si ringrazia per l’attenzione e si saluta cordialmente

                                                                               Il Presidente-Carmine Santoro

'VàZapp’- Corsi gratuiti per giovani agricoltori

Written by Tuesday, 12 January 2016 07:33

VàZapp', l’hub rurale della Capitanata, che lo scorso anno ha incontrato a Roma il ministro dell’Agricoltura Martina, continua a far parlare grazie ad un’altra iniziativa. Una nuova scommessa particolarmente innovativa: la collaborazione con la Resto al Sud Academy.

I primi giorni del 2016 vedono, infatti, la partnership con la scuola online fondata dalla Cn Lab e rivolta ai talenti digitali del Meridione. L’accademia web offrirà l’accesso gratuito a corsi di studio online in materia d’innovazione e social media ai giovani agricoltori del Sud. Un’iniziativa inedita e particolarmente innovativa per il nostro territorio. 

Le due realtà hanno molto in comune. Passione, innovazione e amore per il sud. Da qui la decisione di collaborare insieme per offrire una nuova opportunità ai giovani della Capitanata (e non solo) e stimolarli a rimanere su questo territorio per realizzare il proprio sogno.

 “Crediamo fortemente nell’innovazione sociale in agricoltura e questa accademia esprime al massimo il desiderio di rilanciare il nostro territorio sviluppando le potenzialità, la vocazione e la creatività dei giovani, dando vita ad un agricoltore 3.0, che sappia usare la zappa, veda internet come occasione di futuro e spalanchi le porte della propria azienda per accogliere persone da tutto il mondo!” ha dichiarato il presidente di VàZapp', Giuseppe Savino.

L’Academy rappresenta un progetto culturale di grande importanza per il mezzogiorno, sostenuto da importanti realtà nazionali, quali il gruppo Conad, la Ninja Academy e il gruppo Tiscali. Si dice particolarmente entusiasta di questa speciale collaborazione il direttore della Resto al Sud Academy, Roberto Zarriello: “Vogliamo dimostrare quanto sia stretto il legame tra digitalizzazione e agricoltura. L’innovazione non è più da associare solo ed esclusivamente alle imprese, ma rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura. Occorre restituire maggiore consapevolezza all’agricoltore, stimolandolo nell’applicazione delle competenze digitali (dall’uso dei social allo storytelling) per una comunicazione veramente efficace ed  un incremento della propria competitività sul mercato”.

Nei prossimi mesi si lavorerà insieme per l’organizzazione di una “Summer School” dal sapore internazionale che vedrà arrivare in Capitanata giovani e docenti da tutta Europa che vivranno insieme un momento di confronto di ascolto reciproco e di scambio. La prima “filiera colta” in Italia è già una realtà.

L' articolo è dell' dell'  11.01.2016

Praga, città delle cento torri, patrimonio dell’UNESCO, una delle città più belle del mondo – venite a scoprirla di persona!

Il Municipio della Città Vecchia con il celebre Orologio astronomico di Praga, le viuzze tortuose del quartiere ebraico rese note dai romanzi di Franz Kafka e intrise di leggende sul Golem, le caffetterie che invitano ad entrare e sedersi, le boutique e le escursioni in battello sul fiume Moldava, il Ponte Carlo in stile gotico e la chiesa di San Nicola nel Quartiere Piccolo, la più bella chiesa barocca di Praga, i Giardini del Castello lontani dal trambusto cittadino, la collina di Petřín con la sua torre panoramica che sembra una Torre Eiffel in miniatura, il Castello di Praga… Ogni quartiere di Praga ha la sua atmosfera peculiare e un fascino unico. La città di Praga si presenta come una città mutevole, a cui piace alternare gli stili, sa essere romantica, frenetica, antica e moderna, ma soprattutto è una città cosmopolita abituata ad accogliere stranieri.

 

È arrivato il momento di conoscerla col Centro Turistico Acli di Bovino!

 

Appuntamento al Circolo "Rossomandi" Martedì 29 Dicembre 2015 ore 18.30 con il prof. Antonio Dembech, docente di Matematica e Fisica presso il Liceo scientifico di Bovino. "Ambienti naturali della Daunia" è il tema dell'incontro. Si parlerà, in particolare, della Cicogna nera, esemplare raro che sosta nel territorio di Bovino presso il corridoio ecologico del torrente Cervaro.

Il Centro Turistico Acli di Bovino lancia questa nuova proposta  di viaggio per i propri associati 2016 : Sette giorni a New York  con soggiorno in Times Square nel prossimo mese di Maggio.
E' il periodo ideale per i grandi viaggi, per la scoperta di una città che ognuno desidera visitare per le sue grandi sorprese: il sogno di tanti nostri antenati che l' hanno raggiunta dopo lunghissimi viaggi via mare, con la famosa "valigia di cartone".

L' offerta è da confermare entro pochi giorni ed è valida col raggiungimento del numero minimo degli iscritti previsto sulla locandina !.

 

 

Il 20 Agosto alle 18,30  al Museo Civico "Carlo G. Nicastro"  Stefania Russo incontra lo scrittore Marco Proietti Mancini  ed Alessandra Andreano leggerà alcune pagine dei libri dell' autore.

L' ingresso è libero e la cittadinanza è invitata.

Le sezioni dell' Archeoclub di Altamura-Matera e Bovino hanno organizzato la Mostra e l' ascolto di strumenti musicali dall' VIII al XV secolo in un ciclo di incontri durante il mese di Giugno. Rare immagini di quest' evento ci vengono fornite da Carlo Di Giovanni col suo inseparabile tablet.

Una gita diversa organizzata dal CTA di Bovino

Written by Thursday, 18 June 2015 06:24

La locandina diramata dal CTA di Bovino per una gita di una sola giornata per i Soci che hanno scelto le Grotte di Castellana e Polignano da visitare in gruppo il 19 luglio, ci è stata inviata per la pubblicazione che, con piacere, mostriamo perchè  la proposta ci sembra davvero imperdibile !

Ciao Mario....quanto ci mancherai !!!

Written by Friday, 12 June 2015 05:03

E' venuto a salutarci in Associazione l' altra sera alle 20,30 dicendoci di voler andare a letto presto, preoccupandosi di trasmettere su youtube le immagini che aveva ripreso domenica alla Reggia di Caserta. Qualcuno dei soci s'è  offerto di accompagnarlo ma non ha voluto. Ci ha lasciati così col suo allegro e forte "buona serata a tutti !!" Mario Piscopiello, assiduo socio del CTA di Bovino di cui vogliamo ricordare il suo grande attaccamento alla famiglia, il suo altruismo, la sua voglia immane nel voler aiutare tutti, la sua diretta partecipazione ai grandi temi che coinvolgono la società moderna: libertà, pace, onestà. Aveva come hobby  riprendere con la sua fotocamera ogni evento da poter trasmettere a chi non aveva la possibilità di essere presente in quei luoghi  per motivi di lontananza...aveva per tutti una parola "buona". Alla marcia "Perugia-Assisi" piaceva partecipare e per l' intero percorso si avvolgeva  nella bandiera arcobaleno con la scritta "PACE" più grande di lui!... così ti ricordiamo, Mario !!

Nunzia Roccotelli , presidente dall' Archeoclub di Bovino invita tutti  ad un appuntamento da non perdere il 16 maggio: Archeologia, alimentazione e per finire una cena sicuramente diversa.

 

Un tour itinerante, rivolto ai giovani dai 18 ai 24 anni, per
conoscere la propria terra, le eccellenze culturali e naturalistiche
di Foggia, Lucera e dei Monti Dauni: è questa l´iniziativa
organizzata da La Casa del giovane, centro d´aggregazione
giovanile polivalente di proprietà del Comune di Foggia e gestito
dall´Associazione Emmaus. Col supporto di guide e operatori
turistici, i partecipanti avranno la possibilità di scoprire le risorse
ancora poco conosciute della Capitanata, un territorio ricco di
storia e di storie, di paesaggi architettonici e ambientali. I
ragazzi, che racconteranno la loro esperienza attraverso la
realizzazione di fotografie e reportage, avranno modo di
conoscere anche le realtà giovanili presenti nei paesi visitati e
attive nella promozione culturale dei borghi.

IL REPORTAGE. Le immagini e gli articoli realizzati saranno
pubblicati su Rec24.it, portale di giornalismo partecipativo della
provincia di Foggia, e diffusi anche attraverso una rete di blog.
L´ultima tappa del tour - che attraverserà la Capitanata facendo
tappa a Lucera, Troia, Bovino, Deliceto, Pietramontecorvino,
Sant´Agata di Puglia, Biccari e Alberona – sarà Foggia: nel
capoluogo, i giovani delle realtà associative presenti nei borghi
visitati saranno accolti dai partecipanti e dai responsabili
dell´iniziativa. Al termine del progetto, i risultati dell´iniziativa
saranno diffusi e daranno vita a una serie di iniziative collegate
con video, mostra fotografica e calendario.

PERCHE´ FOGGIA, LUCERA E I MONTI DAUNI. Foggia è il
capoluogo di una tra le province più vaste d´Italia. Sia la “Città
delle tre fiammelle” che i borghi della Daunia sono custodi di un
immenso patrimonio di bellezze che, per molti versi, è ancora
da esplorare, vivere e promuovere come merita. Lucera, che
dista appena 17 chilometri da Foggia, è la Città d´Arte dove
culture millenarie si sono incontrate dando vita a un centro
capace di affascinare i visitatori per la ricchezza, la bellezza e
l´imponenza di testimonianze storiche, culturali e monumentali
come la Fortezza Svevo-Angioina, l´Anfiteatro Romano, la
Cattedrale, i palazzi nobiliari. Lucera è l´ideale porta di accesso
ai borghi dei Monti Dauni.

MONTI DAUNI, PRIMATO D´ECCELLENZA. I Monti Dauni sono
un´area che conta 30 comuni (con Lucera, il centro più grande e
“Città d´Arte”), circa 100 mila abitanti, oltre 500 tra chiese, siti
d´interesse comunitario e musei etnografici, 10 paesi certificati
con marchi di qualità turistico-ambientali. Più di un terzo del
polmone verde pugliese è sulle alture dei Monti Dauni che
forniscono per intero le risorse idriche necessarie alla provincia
di Foggia. I fiumi, i laghi, le riserve faunistiche di questa area
dell´entroterra Foggiano rappresentano un unicum ambientale
preziosissimo, un vero e proprio giacimento di biodiversità da
salvaguardare e da promuovere. Ai piccoli centri dei Monti
Dauni, cerniera e anello di congiunzione con le regioni confinanti
(Molise, Campania e Basilicata), la Puglia deve un altro primato
che sa di eccellenza. Su 13 comuni pugliesi a cui il Touring Club
Italiano ha riconosciuto la “Bandiera Arancione”, 7 si trovano
sulle alture della Capitanata: Alberona, Bovino, Orsara,
Pietramontecorvino, Rocchetta Sant´Antonio, Sant´Agata e Troia.
Sui 10 comuni della Puglia cui l´Anci ha conferito il
riconoscimento di “Borghi più bellid´Italia”, 4 sono localizzati sui
Monti Dauni: Alberona, Bovino, Pietramontecorvino e Roseto
Valfortore. A questi riconoscimenti, si unisce l´ingresso di Orsara
di Puglia nel club delle “Città Slow” sancito nel 2007 e sempre
confermato anno dopo anno.

Strade pulite, fiori su balconi e finestre, profumi di cucina,  servizi efficienti, musei, chiese, cantine, negozi aperti (?) e tanta ospitalità, quella genuina per dare  ragione ai marchi di cui si fregia questo comune: Città Sane (Organizzazione Mondiale della Sanità) - Bandiera Arancione (TCI) - Borghi più belli d' Italia (ANCI)- Capitale del Monti Dauni etc.etc.., così si prepara la cittadinanza al grande evento, certa che l' Amministrazione Comunale farà la sua parte per il servizio d' ordine, vigilanza , coinvolgendo anche altre Associazioni che non fanno parte dell' organizzazione diretta di questo evento (Pata-Misericordia-Avis- Cooperativa La concordia......), delle quali  c' è sempre bisogno.

In occasione dell’evento nazionale “le #invasionidigitali2015” che si svolgerà in tutta Italia dal 24 aprile al 3 maggio 2015, l’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Colpo In Canna” vi invita domenica 3 maggio 2015 a Bovino (FG) la capitale dei monti dauni, per scoprire ed invadere il meraviglioso borgo dagli 800 portali in pietra.

Tappe dell'invasione....

L’invasione partirà alle ore 10.00 davanti la villa comunale e proseguirà per tutto il paese tra i musei e i vicoli del borgo antico. Invaderemo i luoghi più belli e rappresentativi del paese a cominciare dal Museo della Civiltà Contadina dove, grazie agli antichi attrezzi, riscopriremo il modo di lavorare i campi dei nostri nonni.

In compagnia di guide turistiche professioniste, invaderemo poi il Castello Normanno, divenuto nel corso del tempo Residenza dei Duchi Guevara: scopriremo la storia e le abitudini del nobile casato. All’interno del castello resteremo abbagliati dalle preziosità del “Tesoro della Cattedrale”, situato nel Museo Diocesano. Attraversando i vicoli del borgo giungeremo alla Basilica Cattedrale, in stile romanico pugliese, per assaporare il gusto artistico medievale nell’atmosfera mistica e sacra di una chiesa quasi millenaria.Continueremo ad apprezzare le unicità del borgo ammirando le stele antropomorfe del III millennio a.C., preziose per bellezza e antichità, situate nel Museo Civico Carlo Gaetano Nicastro.

L’invasione vera e propria si terrà nei vicoli del centro Storici: in un turbinio di strade e viottoli incontreremo scorci, panorami e leggende. Proseguiremo ammirando i fregi ed i portali, giungendo al “Buco di San Marco”, arrivando a percorrere le antiche mura romane e i rioni storici.

L’ambiente bovinese è ricco oltre che di storia, anche di luoghi naturalistici e di relax; apprezzeremo quindi la pace e la serenità di una passeggiata nella Villa Comunale.

Sarà possibile pranzare presso i ristoranti /pizzeria convenzionati con la manifestazione elencati qui di seguito (si consiglia la prenotazione).

Taverna del Duca -  Piazza XX Settembre, 5 - Telefono:0881 966326

Pizzeria da Francuccio   - presso villa comunale - Telefono: 335 5407381

 

Ricordiamo a tutti i visitatori di munirsi di smartphone, macchine fotografiche e tablet per condividere tutte le immagini e i video della manifestazione con la tua maschera da invader che potrai scaricare dal sito delle invasioni http://www.invasionidigitali.it/sites/default/files/files/Invader%20mask_0.pdf . Condividi il tutto sul web e i social media (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, Google+, pinterest, ecc.).

Ricordate bene gli hashtag da usare: #invasionidigitali #invadiAMObovino  #montidauni #bovino #colpoincannawebradio #puglia #museodellaciviltàcontadina #museibovino

ORGANIZZATORI: 

Associazione Culturale Colpo In Canna - Comune di Bovino - Associazione Turistica Pro Loco - ArcheoClub - Cooperativa Sipario -

REGISTRATI: 

https://www.facebook.com/events/962154463803903/

 

FOGGIA,

17/03/2015 17:19:26 di Redazione TELERADIOERRE


Marco Nicastro  è stato riconfermato alla presidenza della Federazione nazionale Pomodoro da industria di Confagricoltura nazionale. Nicastro, imprenditore di Bovino (Fg), titolare di un’azienda orticola di circa 70 ettari  in agro di San Severo è Presidente dell’OP Mediterraneo,  diventata in soli due anni una delle realtà più importanti del territorio per la produzione e la trasformazione degli ortaggi.

“Sono onorato di poter continuare a ricoprire questa carica e lusingato per la fiducia riposta in me da tutti i componenti della Federazione - ha affermato Marco Nicastro -. In un momento così complesso per l’economia del Paese, e in particolar modo per il settore agricolo, la priorità, stabilita insieme alla Federazione, è di ridare marginalità all’attività dei nostri produttori. Per fare questo occorre garantire un prezzo remunerativo agli imprenditori agricoli per tutte le tipologie di pomodoro, in modo da garantire le peculiarità del prodotto nei diversi areali e, se questo non sarà possibile, non ho timore di ribadire quanto più volte consigliato nel passato, ovvero di investire in colture alternative”. “Il pomodoro è considerato uno dei simboli indiscussi del Made in Italy - ha concluso il rappresentante di Confagricoltura – e questo penso sia l’anno giusto, considerata l’opportunità offerta da Expo, per promuovere e valorizzare filiere certificate del pomodoro “italiano” come eccellenza nel mondo”.

 

23 Maggio le Acli in udienza privata con Papa Francesco

Written by Thursday, 05 March 2015 17:31

Il Patronato Acli ed il Centro Turistico delle Acli di Bovino comunicano:

Le Acli saranno in udienza privata, con il Santo Padre, il giorno sabato 23 Maggio 2015, alle ore 12.00, nell'Aula Paolo VI.

Una rappresentanza di 7.000 persone potrà, così, stringersi attorno al Pontefice e testimoniargli il proprio sostegno ed affetto.

Il Presidente Nazionale Acli, Gianni Bottalico, ha comunicato la data dell'incontro, dichiarando, con grande gioia: "La bellissima notizia che abbiamo avuto, ci fa pensare all'emozione del nuovo pellegrinaggio alla Cattedra di Pietro, in occasione della ricorrenza dei 70 anni dalla nostra fondazione. Da mesi arrivano richieste da province e circoli per partecipare alle udienze pubbliche del Santo Padre, tanto è il desiderio delle Acli di manifestare la propria vicinanza a Papa Francesco: abbiamo, ora, l'occasione di un incontro espressamente a noi riservato".

CONCERTO DEL QUARTET PROJECT A BOVINO IL 22 FEBBRAIO

Written by Thursday, 19 February 2015 18:44

Nella chiesa di Sant' Antonio (Villa Comunale) l' UNITRE di Bovino ha organizzato il concerto del "QUARTET PROJECT" con inizio alle ore 19,30 . Tutta la cittadinanza è invitata.

Pregiatissimo Soprintendente
Bovino ha saputo all’improvviso, con una comunicazione del Suo ufficio, che le stele custodite nel locale Museo civico saranno tra pochi giorni prelevate e spostate nel costituendo Museo nazionale della Daunia a Manfredonia, e che al loro posto saranno sistemati dei calchi di gesso.  La notizia è stata accolta con molto dolore e con un profondo senso di impotenza, proprio per la sua perentorietà, da tutta la popolazione che gradualmente ne è venuta a conoscenza. 
Il Museo civico di Bovino è una piccola creatura di tutti, costituito com’è da ritrovamenti per lo più occasionali di archeologi dilettanti innamorati della loro terra, di contadini educati col tempo a non buttare i cocci trovati fra semina e aratura, di bambini, perfino, abituati a giocare nella terra. Quell’aggettivo, “civico”, ci è particolarmente caro, e significa davvero “della città” , come disse stupendamente Marina Mazzei nel giorno della inaugurazione del museo nella sua veste più moderna. Esso, insomma, non è il frutto di una serie di campagne di scavo sistematiche volute dalla Soprintendenza, dallo Stato, o da una Università, come pure sarebbe stato bello e come più recentemente si è iniziato a fare: ma piuttosto di una curiosità collettiva, di un orgoglio, di una attenzione generali che col tempo hanno dato vita a un luogo oggi molto visitato e apprezzato. Non è infatti un caso se il museo è curato da un gruppo di volontari e volontarie dell'Archeoclub che collabora con il Comune, a testimonianza di questo aspetto, il civismo, che lo ha contraddistinto fin dall’origine. Anche questo è un dato della comunità da preservare e da valorizzare: l’impegno di un’intera popolazione verso quelle che considera le testimonianze della sua storia, fuori da ogni campanilismo, ma con l’intento anzi di offrirle ai visitatori e di ricordarle agli studiosi in tutti i modi possibili.
La realizzazione del Museo Nazionale di Manfredonia è una notizia bellissima per tutto il territorio, seconda solo a quella del recente riallestimento del Museo Nazionale di Taranto, che costituisce una perla preziosissima, seppure ancora non tutto inserita nei circuiti più larghi del turismo culturale, e che fra l’altro custodisce una delle stele più belle ritrovate negli anni Cinquanta in località Sterparo, presso Bovino. La raccolta museale di Manfredonia è molto ricca e rappresentativa, ed è un patrimonio per tutti noi: ma è importante che per allestire meglio un museo non se ne impoverisca un altro, perché questo è un atto che disamora la gente comune, che disincentiva le consegne spontanee di reperti e oggetti rinvenuti privatamente, e soprattutto che rende più difficile la relazione con le istituzioni, viste come padrone e non come mediatrici di valori e di servizi. Certe decisioni, caro soprintendente, avrebbero bisogno di percorsi partecipati, di condivisione degli obiettivi, e non dovrebbero essere foriere di separazioni, alimentatrici di discordie, soprattutto se prese nei confronti di un paese piccolo come Bovino, con la sua storia di perifericità, emigrazione, spopolamento ma che sta dimostrando tanta volontà ed energia nel promuoversi e nel migliorarsi. Anche grazie ai suoi musei, e a quello archeologico in particolare.  Le stele che si intende portare a Manfredonia sono i reperti più ammirati del museo, quelli più amati, sono quasi un simbolo del museo e della città. Sono esposte in una bella sala recentemente ammodernata, e visitabile, come il resto del museo, con larghi orari di apertura. Perché privarcene? Perché la loro presenza a Manfredonia completerebbe un discorso? Un motivo giustissimo. Ma questa potrebbe essere una ragione semmai per pensare di mettere in rete i due musei, e magari anche altri, che conservano reperti che raccontano pezzi della stessa storia, e farlo magari con mostre temporanee, con scambi, o con l’ausilio di pannelli interattivi, con mezzi insomma, che consentano a tutti i luoghi archeologici di giovarsi culturalmente e turisticamente di quel bene comune che è la storia antica. Avvalendosi dei supporti più moderni, sono molti i musei nati o sviluppatisi in forma diffusa, in Italia e fuori, con lo scopo di garantire il doppio risultato di mantenere i reperti nei luoghi di ritrovamento e nello stesso tempo di tenere il filo del ragionamento globale. A Bovino saremmo disponibilissimi a qualunque soluzione accogliente, benevola e al tempo stesso scientificamente plausibile che Ella volesse proporci. Non desideriamo certo mantenere in vita una raccolta per semplice provincialismo, anzi, ci piacerebbe che il nostro Museo fosse sempre più interno a un percorso di crescita, e che il suo patrimonio, anche quello non ancora inventariato, fosse aiutato proprio dalla Soprintendenza a mostrarsi al meglio al pubblico.  La famiglia Gesualdi, che a suo tempo consegnò responsabilmente al Museo di Bovino le stele, e tante altre persone che hanno fatto la stessa cosa, erano mosse dall’intento di onorare il loro paese, sul cui territorio avevano ritrovato oggetti, mosaici, iscrizioni. Sradicando questi oggetti si perderebbe un tessuto di relazioni, di appartenenze, di fiducia; si svaluterebbe il difficile percorso di incivilimento che questi oggetti hanno saputo sollecitare ben oltre il tempo della loro realizzazione originaria, e lo si farebbe a vantaggio di un'accumulazione meramente quantitativa altrove. Molte più persone vedrebbero le stele di Bovino se fossero in un museo nazionale? Noi non lo crediamo un destino scontato, e ci piacerebbe invece che molte più persone vedessero Bovino grazie alle stele, come del resto sta accadendo. Ci piacerebbe mettere insieme ricerca storica, cultura, identità e sviluppo, ma per tutti, non solo per alcuni, e Le chiediamo di interloquire su questo terreno che siamo certi essere anche il Suo.


La ringraziamo della sensibilità che vorrà mostrarci                                  


Archeoclub di Bovino

 

 

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Allarme rosso: vogliono portar via dal nostro museo le stele antropomorfe e trasferirle a Manfredonia !!....ma i Bovinesi non staranno a guardare !!! Siamo pronti a tutto e chiediamo di fare all' incontrario: facciano i calchi e portino altrove le copie ma lascino i nostri reperti sul nostro territorio!!

Si è da poco diffusa la notizia che la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia ha disposto lo spostamento delle stele antropomorfe di Bovino dall'attuale collocazione, il Museo Civico “Carlo Gaetano Nicastro”, al Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia nel Castello Svevo-Angioino.

La vicenda ha rappresentato un motivo di riflessione sulle scelte inerenti la gestione e la valorizzazione dei reperti, nello specifico se sia opportuno non conservare gli stessi nelle zone in cui sono stati ritrovati. Una questione spinosa e di vecchia data questa che, come ben sappiamo, ha visto negli anni coinvolti anche reperti di ben più ampia eco.

 

Le statue-stele di Castelluccio dei Sauri - anche dette di Bovino - e rinvenute tra il 1954 e gli anni ottanta nell'area denominata Sterparo Nuovo - a pochi chilometri da Castelluccio dei Sauri e  Bovino -  sono riconducibili al fenomeno delle statue-stele e statue-menhir diffusosi nell'Età del Rame che coinvolse in modo particolare la Puglia. I primi ritrovamenti in zona Sterparo Nuovo, dicevamo, risalgono al 1954, ad opera del Prof. Michele Leone (ai tempi Ispettore Onorario delle opere d'arte della circoscrizione) che segnalò il ritrovamento di quattro pezzi al Museo Pigorini di Roma. Nel '60, poi, ci fu la prima pubblicazione scientifica di M. Ornella Acanfora che cominciò a rendere note le stele nell'ambiente. I ritrovamenti continuarono e nel 1991 si intervenne col sondaggio di scavo che diede ai monumenti un contesto cronologico certo, inquadrabile nella seconda metà del III° mill., età Eneolitica, già sospettato in precedenza per la tipologia dei pugnali incisi.
Si comprende, dunque, l'importanza storica/culturale che le queste stele rappresentano essendo un tassello prezioso della storia non solo della zona in cui sono state ritrovate, ma di tutta la Puglia e, addirittura, dell'Europa essendo le prime vere statue antropomorfe che l'umanità abbia concepito.

 

Promodaunia, visto l'intento da sempre perseguito di valorizzare le ricchezze, le bellezze e le risorse che la Daunia possiede, si schiera accanto a chi sostiene necessaria la permanenza delle stele nel luogo in cui sono state ritrovate e di cui descrivono e testimoniano cultura, tradizioni e riti di un tempo ormai lontanissimo che altrimenti ci sarebbe rimasto sconosciuto. Promodaunia si muove nell'ambito di quella politica culturale che ha permesso già in passato il rientro di reperti nei luoghi a cui appartengono come nel caso dei Grifoni di Ascoli Satriano rientrati dal Getty Museum di Malibù e della collezione Rizzon che più recentemente è ritornata a Manfredonia dopo anni di dislocamento improprio in Veneto.

 

Diverse stele dei Monti Dauni hanno già trovato collocamento in musei esterni all'area del loro ritrovamento, come il Museo Civico di Foggia e il Museo Nazionale di Taranto. Lo spostamento dei reperti di Bovino costituirebbe l'elisione fisica e culturale di una testimonianza fondamentale della storia locale dalla stessa terra che tali segni ha fatto riemergere.

 

Le stele di Bovino rappresentano uno dei pochi elementi identitari fisici della cultura dei Monti Dauni a fronte di innumerevoli beni culturali immateriali costituiti da tradizioni e riti. Privare Bovino delle sue stele sarebbe come impedire ai Petraioli di ricondurre in maggio Sant'Alberto a Montecorvino.

La vicenda, inoltre, suona ancora più paradossale se si considera che, da una parte, il MIBACT promuove un Progetto di Eccellenza turistica dei Monti Dauni (in cui Promodaunia è attivamente coinvolta) e, dall'altra, un suo organo territoriale, la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Puglia, dispone la privazione di un'evidente eccellenza a suddetto territorio.

COLPO IN QUIZ IL 6 FEBBRAIO IN PIZZERIA DA FRANCO

Written by Wednesday, 28 January 2015 07:23

Puglia Open Days: Bovino dov'è?

Written by Tuesday, 20 January 2015 09:00

 Da Teleradioerre del 19.01.2015:

Puglia Open Days, nella top 10 tanta Capitanata

Grande successo per le attività di Puglia Open Days conclusesi sabato 3 gennaio, che hanno visto protagoniste le bellezze di Puglia dal Gargano al Salento in 104 Comuni. Il progetto, finanziato con fondi P.O. FERS 2007-2013, ha messo insieme i giganti dell’arte, della storia, della cultura mondiale, raccontando la Puglia attraverso i castelli, le cattedrali, i musei, i teatri, i parchi e le aree archeologiche, i centri storici. Luoghi noti affianco a gioielli d’arte meno conosciuti, autentici e  affascinanti, resi fruibili grazie al progetto di Pugliapromozione e alla collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo tramite la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Conferenza Episcopale Pugliese, l’ANCI Puglia, l’UNPLI Puglia - Comitato regionale delle Pro Loco e alla professionalità di operatori e guide che hanno raccontato le meraviglie di Puglia ai turisti italiani e stranieri.

Il forte partenariato promosso con 37 enti e fondazioni ha permesso la messa in rete di 256 beni culturali tra musei, castelli, santuari, abbazie, chiese rupestri, una sinagoga, teatri, palazzi storici, aree archeologiche, ecomusei, biblioteche, e centri storici.  Oltre 450 gli operatori impiegati ogni sabato sera su tutto il territorio regionale.

Sono stati circa 200 mila i visitatori che hanno preso parte alle diverse attività e fruito delle aperture straordinarie previste su tutto il territorio regionale da aprile 2014 a gennaio 2015. Le attività Puglia Open Days si sono aperte con i quattro appuntamenti del periodo primaverile a ridosso di ponti e festività che hanno visto oltre 11.000 partecipanti. Per tutta l’estate, poi, da luglio a settembre, ad esplorare la Puglia e le sue bellezze sono stati in 170.000. Gli ultimi quattro appuntamenti invernali hanno infine visto la partecipazione di 18.700 ospiti, confermando che la Puglia piace e attrae non solo d’estate.

Alta la percentuale di turisti italiani (93%), soprattutto da Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna; molti anche i pugliesi che hanno approfittato degli appuntamenti Puglia Open Days per conoscere o riscoprire il patrimonio culturale della propria terra. Cresce dell’1% rispetto al 2013 la presenza straniera.  Infatti il 7% dei turisti che hanno preso parte alle attività è costituito da stranieri, prevalentemente tedeschi (15%), inglesi (9%), francesi (6%), e americani (5%).

Complessivamente la conoscenza di Puglia Open Days avviene prevalentemente tramite il passaparola (35%). Una buona efficacia è riconosciuta anche alla rete regionale degli uffici IAT (16%) e alla pubblicità sui media (13%),

In particolare, gli stranieri usano molto di più richiedere le informazioni presso gli uffici IAT (27%) e utilizzano maggiormente i mezzi tradizionali, quali i materiali cartacei Puglia Open Days (13%). Per gli italiani, invece, la conoscenza del progetto avviene tramite pubblicità sui media e uffici IAT (14%). Il passaparola resta comunque il mezzo più diffuso per acquisire informazioni. Circa il 75% dei rispondenti valuta “buona” o “ottima” la facilità di reperimento delle informazioni. Tale apprezzamento è ulteriormente confermato dalla componente straniera, con l'80%.

La percentuale di visitatori “fidelizzati” che hanno fruito di più eventi Puglia Open Days nel 2014 (in media due) supera il 70%. Il giudizio complessivo sulle attività Puglia Open Days è ottimo: circa l'80% valuta l'attività svolta come “molto superiore” o “superiore” rispetto alle proprie attese.

Uniche note negative si registrano per la segnaletica e l'accessibilità dei siti culturali che ricevono, anche se in pochi casi (meno del 10%), anche valutazioni inferiori o molto inferiori rispetto alle attese del visitatore.

Per questa terza edizione che ha accompagnato i turisti tutto l’anno tra i siti più visitati si confermano le chiese di Puglia con il loro inestimabile patrimonio, ma grande interesse hanno suscitato anche i circuiti dei castelli e dei musei.

Nella top ten dei siti più visitati di Puglia nei sabato sera Puglia Open Days figurano la Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta di Ostuni, la Basilica di San Martino di Martina Franca, il Duomo e la Basilica si Santa Croce di Lecce, il Castello di Manfredonia, il Castello Aragonese di Taranto, il Castello Svevo di Bari, il Polo Museale di Gallipoli, Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi, Castel del Monte e la Cattedrale di San Nicola Pellegrino a Trani.

Il Salento è l’area che ha avuto il maggior numero di visitatori (35% del totale). La seconda destinazione è “Bari e la costa” (17%), seguita da  “Valle d’Itria” (14%), da “Magna Grecia” e “Gargano” (12%) e Puglia Imperiale (10%).

Le città più battute sono state Lecce, Bari, Gallipoli, Brindisi, Ostuni, Taranto, Trani, Monte Sant’Angelo, Barletta e Foggia.

Tra i beni Mibact più visitati, oltre al Castello di Manfredonia e al Castello Svevo di Bari, indicati nella Top Ten, ci sono Palazzo Simi a Bari, la Galleria “De Vanna” a Bitonto, il MARTA di Taranto, Castel del Monte, il Castello Svevo di Trani.

I turisti hanno riscoperto inoltre il piacere di assaporare le bellezze dei tesori nascosti di Puglia, anche passeggiando nei piccoli borghi, alla ricerca di scorci da immortalare. Tra i centri storici più visitati ci sono Oria, Laterza, Taranto, Conversano, Barletta, Sant’Agata di Puglia, Gallipoli, Trani, Manduria e Monte Sant’Angelo. Nel Gargano e Daunia molto apprezzati anche il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, il Museo Civico di Foggia e il Polo Museale di Ascoli Satriano, il centro storico di Vieste. Grande interesse anche per la Cattedrale di Barletta, ma la Puglia Imperiale è stata molto apprezzata anche visitando gli ipogei di Canosa di Puglia, la Cattedrale di Ruvo di Puglia, la Sinagoga Scolanova e i centri storici di Terlizzi, Bisceglie e Andria.

 

Bari e la costa ha attratto con il suo inestimabile patrimonio culturale. Notevole affluenza alla Cattedrale di San Sabino, alla Basilica di San Nicola e al Teatro Petruzzelli. Apprezzati dai turisti anche la Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare, il Castello Acquaviva d’Aragona a Conversano, i centri storici di Giovinazzo e di Rutigliano con il Museo del Fischietto.

 

A trascinare l’offerta della Magna Grecia Murgia e Gravine un forte fascino hanno esercitato oltre che le visite al MARTA anche i percorsi nella  Taranto Sotterranea con il suo inestimabile patrimonio ma anche Laterza, con il suo suggestivo centro storico, Mottola, col villaggio di Casalrotto, Gravina in Puglia con la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi.

 

In Valle d’Itria molto apprezzato, inoltre, il Castello Ducale di Ceglie Messapica, a Carovigno il Castello Dentice di Frasso e il Museo del Territorio Casa Pezzolla ad Alberobello. Molto partecipate, poi, le visite guidate ai centri storici di Alberobello, Martina Franca e Noci.

 

Il Salento ha affascinato gli amanti del barocco ma non solo. Grande affluenza ai Castelli di Francavilla Fontana, Copertino, Acaya e Otranto. Grande interesse anche per il Museo Archeologico Provinciale “F.Ribezzo” di Brindisi e i borghi di Specchia e Castro.

Puglia Open Days quest’anno ha parlato il linguaggio dei più piccoli, grazie ad attività e visite guidate arricchite con laboratori didattici all’interno dei beni culturali, animazione e baby trekking, che hanno incontrato il gradimento delle famiglie con bambini. Tra le attività per i più piccoli grande affluenza hanno registrato i laboratori della cartapesta al Castello Carlo V di Lecce, i laboratori didattivi al Museo Civico di Foggia e al MAPRI di Brindisi, i laboratori al MUST di Lecce, ma anche le passeggiate nei centri storici di Andria, Barletta, Sant’Agata di Puglia (FOTO), Peschici, Massafra, Lecce e le visite guidate in bicicletta nel centro storico di Conversano.

 

Per aspettare insieme la Befana, il Museo invita i bambini e le bambine dai sei ai dodici anni a un pomeriggio insieme. Guarderemo il film " Il più grande spettacolo sul ghiaccio Cesar Cascabel", da I viaggi straordinari di Jules Verne (50 min.), faremo un gioco a sorpresa con Francesca Smacchia e ci saranno regalini e dolcetti per tutti!.

Amarezza ed indignazione per le mancate risposte dell' Amministrazione in merito alla petizione promossa dal Comitato per il Centro Storico per undiverso modo di raccolta differenziata dei rifiuti. Durante la campagna elettorale si sono fatte tantissime promesse da parte della lista che attualmente governa il paese, tra cui la trasparenza e la collaborazione con i cittadini...ma, come si dice,  "passata la festa, gabbato il Santo". 

Questo volantino vuol far conoscere ai Cittadini Bovinesi un modo di fare scorretto che va ben al di là della solita strafottenza di chi, invece, dovrebbe almeno dialogare con coloro i quali  il centro storico lo vivono quotidianamente :

A NATALE L' ASSOCIAZIONE ACLI DI DELICETO INVITA A TEATRO

Written by Wednesday, 10 December 2014 08:26

Il 15 e 16 Dicembre i Comuni dei Monti Dauni e tutti i Circoli Acli-CTA della Provincia di Foggia  sono invitati a teatro nella Canonica di Deliceto per  "Una Storia Natalizia", dal racconto di Charles Dickens "Il canto di Natale". La rappresentazione  sarà  fatta dalla Compagnia Teatrale "Tanino",  Associazione Teatrale Delicetana.

I biglietti sono in distribuzione presso la tabaccheria Suriano di Deliceto.

Al Forum dei Giovani la presenza del CTA di Bovino

Written by Sunday, 23 November 2014 08:19

 La notizia è stata riportata da Teleradioerre il 19 u.s.

 

 

In occasione della doppia festività dell' Immacolata il Centro Turistico delle Acli ha organizzato una gita in pullman in data 7  Dicembre 2014 a

- Napoli -Via San Gregorio Armeno - la celebre strada degli artigiani del presepe, famosa in tutto il mondo per le innumerevoli botteghe artigiane dedicate all’arte presepiale. La via e le botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno ed il visitatore è così ricondotto ogni volta alla magica atmosfera natalizia. Per ogni famiglia napoletana, il Natale a Napoli è anche una visita “a San Gregorio Armeno”: una tappa obbligatoria prima di intraprendere la costruzione o l’ampliamento del proprio presepe.

- Salerno per la visita Luci d’Artista di Salerno, spettacolo dall’atmosfera fantastica e magica di luci e colori, che catapulta lo spettatore in un mondo incantevole. Le Luci D’Artista di Salerno sono vere e proprie opere d’arte e si possono ammirare tra le strade, le piazze ed il lungomare di Salerno. Il tema dell’edizione 2014-2015 è quello dell’Aurora Boreale e delle Fiabe.

Quest’anno saranno presenti anche i personaggi delle fiabe, con Peter Pan e Cenerentola che prenderanno la forma di grandi statue luminose collocate al centro delle due piazze principali di Salerno. Nella villa comunale si potranno ammirare i diversi personaggi della Disney.
Si potranno ammirare le luminarie dell’edizione 2014/2015 anche nelle strade non centrali della città.

E' terminata la raccolta di firme da parte del Comitato per il Centro Storico tendente a richiedere all' Amministrazione Comunale un criterio diverso dalla raccolta differenziata dei rifiuti porta-a-porta preannunciata dal Comune e pubblicizzata a mezzo depliants, opuscoletti, gazebo e manifestini che andrà in applicazione in tutto il paese dal 3 Novembre p.v.

Il risultato raggiunto dal Comitato è notevole, vista la spontaneità degli abitanti a voler sottoscrivere la petizione promossa in pochissimi giorni per poterla presentare prima della fatidica data in cui spariranno tutti i contenitori di rifiuti dal centro storico , mentre verranno posizionati nuovi cassoni nelle periferie, dotati di chiusura a chiave, privilegiando così solo poche zone per le esigenze dei soliti noti.

Vedremo quale sarà la risposta dell' Amministrazione Comunale, avversata in questa operazione non solo dagli abitanti del Centro Storico, ma nello stesso Consiglio dai componenti dell' opposizione che in ogni fase della regolamentazione e di discussione hanno suggerito diverse forme di raccolta differenziata dei rifiuti, con argomentazioni supportate da realtà amministrative in cui il porta-a-porta non è stato attuato e che riescono con altre forme di raccolta dei rifiuti  (contenitori differenziati e sotto chiave di quartiere o di condomìni....) a raggiungere elevate percentuali di differenziazione dei rifiuti già da molti anni.

I consiglieri di opposizione hanno condiviso molte di quelle motivazioni e alternative al porta-a-porta proposte dal Comitato all' Amministrazione Comunale e continueranno a monitorare quest' operazione già fallita nella zona nuova del paese in cui la sperimentazione fatta in tanti mesi ha provocato solo l' abbruttimento del paese, alla faccia di quel tanto decantato risparmio di cui si è tanto strombazzato all' avvio dell' iniziativa, col tentativo di addebito di questo fallimento alla mancata applicazione del porta-a-porta anche nel Centro Storico.

Si spera, adesso, che l' Amministrazione accolga la proposta del Comitato del Centro Storico, tenendo conto che questi, come dice nella lettera di accompagnamento della petizione, non sono contrari alla raccolta differenziata dei rifiuti, ma vivendo quotidianamente all' interno del Centro Storico, conoscono tutte le difficoltà a cui si andrà incontro con quest' imposizione fatta da Amministratori che, guarda caso, nel Centro Storico non ci abitano.

Dal sito del Comitato per il Centro Storico rileviamo la notizia di ieri, dopo aver depositato le firme all' Ufficio del  Protocollo del Comune:

Raccolta firme

 

29.10.2014 16:13

Questa mattina il comitato ha protocollato la petizione effettuata nel borgo per chiedere un'alternativa alla raccolta porta-a-porta  per quanto riguarda l'umido e l'indifferenziato.I cittadini del centro storico hanno calorosamente collaborato come dimostrano le 355 firme depositate in Comune.Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti dell'accoglienza riservataci. Di seguito alleghiamo copia della raccolta firme protocollata.


Maggiori informazioni http://comitatocentrostoricobovino.webnode.it/news/raccolta-firme-/

Bovinesi alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi

Written by Monday, 20 October 2014 17:57

Fianco a fianco con Don Ciotti ed Alex Zanotelli, le figure più rappresentative dei movimenti pacifisti mondiali e per la lotta alle mafie, sono stati percorsi i primi 23 chilometri della marcia da Perugia ad Assisi ( Santa Maria degli Angeli) dal gruppo dei Bovinesi in marcia il 19 u.s..

I più audaci si sono arrischiati ed hanno continuato a salire (altri 5,5 km) fino alla Basilica di San Francesco e pochi hanno avuto la forza di proseguire (ultimi 1,5 Km) fino alla Rocca per assistere alle conclusioni della manifestazione.

Stanchi per la grande fatica ma soddisfatti ed appagati per essere stati presenti a questa grandissima manifestazione pacifista che ha visto la partecipazione di circa 100.000 persone, il nutrito gruppo di Bovinesi (tra cui  non sono mancati i ragazzi  ed è aumentata la presenza di ultra settantenni )  è rientrato alla mezzanotte, pronti a trasmettere le forti emozioni di quest' esperienza che ognuno dovrebbe fare almeno per una volta.

Queste sono alcune foto della manifestazione e dei partecipanti:

 

 

Scatta la reazione degli abitanti del centro storico di Bovino con un annuncio sul sito del Comitato e con l' avvio di raccolta firme tra i cittadini. L' annuncio del Comitato fa riferimento alle manchevolezze dell' Amministrazione Comunale che non si fa carico per nulla delle difficoltà segnalate nei vari incontri e della sordità dimostrata ai diversi modi per differenziare la raccolta dei rifiuti suggeriti dal Comitato stesso.

Anche  esperienze di altre città (vedi Gazzetta del Mezzogiorno del 14.10.2014) dimostrano che , sì, spariscono i cassonetti ma le strade restano sporche, lo saranno ancora di più proprio qui in centro storico in cui non si scopano le strade da anni, aspettando l' autopulizia delle piogge torrenziali che, però, intasano tombini e fogne con danni ingenti per tutti !

I proprietari degli alloggi vuoti nel centro storico troveranno i resti di  quegli opuscoletti-istruttivi di come differenziare, ficcati sotto le porte, rosicchiati, nel frattempo, dai roditori che fanno da padroni?

L' articolo del Comitato suona come un appello alla cittadinanza, un  grido di allarme e una chiamata a reagire a queste nuove imposizioni che rendono sempre più difficile mantenere decoroso questo paese:

 

Lubedì 8 Dicembre  i Soci del CTA saranno a Roma per visitare la mostra a Palazzo Barberini  "DA GUERCINO A CARAVAGGIO - IL BAROCCO IN MOSTRA A PALAZZO BARBERINI"

Tutte le informazioni sul manifesto:

PATRONATO ACLI DI BOVINO - Invito a Roma Sabato 4 Ottobre

Written by Thursday, 02 October 2014 06:59

Dopo la bella esperienza di Domenica Scorsa in Piazza San Pietro a Roma con l' incontro avvenuto col Papa Francesco in una bellissima giornata di sole settembrino, tra decine di migliaia di fedeli che oltre alle funzioni religiose hanno assistito alle esibizioni straordinarie di Andrea Bocelli, di Massimo Ranieri, di Claudio Baglioni, di Giorgia ed altri artisti che hanno omaggiato la piazza gremita alla presenza di due Papi, si ripresenta un' altra occasione per un' altro incontro col Papa, proprio nella giornata di San Francesco con un pullman gratuito (minimo 40 persone) con il seguente programma organizzato dal CTA di Bovino (via E. Carafa n. 7) :

-          Partenza da Foggia ore 08,00

-          Arrivo a Roma – pranzo a sacco  (oppure in gruppo in ristorante convenzionato per € 15,00 a testa)

-          Pomeriggio libero per visitare Roma

-          Ore 17,30 ritrovo all’ ingresso di Piazza San Pietro (da Via della Conciliazione)

-          Ore 20,30 Partenza per Foggia

IL CTA DI BOVINO PER LA PERUGIA-ASSISI 2014

Written by Sunday, 07 September 2014 05:55

Lettera inviata dal coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani a tutti i Sindaci ed Assessori all' istruzione: sarà stata letta dai nostri Amministratori ? :

Il Patronato Acli ed il Centro Turistico Acli raccolgono presso le proprie sedi le adesioni per la marcia della pace del 19 Ottobre (Perugia-Assisi). Gli interessati possono rivolgersi ai Circoli Acli e CTA per conoscere le modalità di partecipazione.

Domenica 19 ottobre 2014, a cento anni dalla prima guerra mondiale, 100 scuole di ogni parte d'Italia si metteranno in cammino da Perugia ad Assisi per costruire una nuova cultura: la cultura della pace e della fraternità.

La lettera del Comitato Organizzatore inviata a tutti i Comuni ed alle scuole:

La Marcia, giunta alla sua 20a edizione, si svolgerà a cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, a metà del semestre di Presidenza italiana dell'Unione Europea, nel 46° anniversario della scomparsa di Aldo Capitini, ideatore della Perugia-Assisi e maestro di nonviolenza.

Raccogliendo l'invito di Papa Francesco, la Marcia Perugia-Assisi e la sua preparazione saranno dedicate alla promozione della "globalizzazione della fraternità" che deve prendere il posto della globalizzazione dell'indifferenza. Un valore, quello della fraternità, che va scoperto, amato, sperimentato, annunciato e testimoniato.

In particolare vogliamo fare in modo che l'organizzazione della Marcia consenta a tanti giovani del  territorio di essere protagonisti di una grande iniziativa di pace, di sentirsi responsabili della storia e del processo di trasformazione del mondo, di scoprire il senso, il significato e il valore dell'impegno per la pace, la giustizia e i diritti umani.

La Marcia segnerà inoltre il culmine dei tanti percorsi educativi avviati dalle scuole nell'ambito del Programma "Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco". La Marcia Perugia-Assisi è infatti una grande iniziativa di educazione alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza democratica. Per questo abbiamo proposto alle scuole, agli insegnanti e agli studenti di guidare l'iniziativa.

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Qualche foto degli anni passati che ha visto la partecipazione di alcuni nostri Associati:

...e se qualcuno è curioso di vedere come si partecipava a questa marcia della pace nel lontano anno 1992, si può collegare a questo link: http://www.nardino.it/index.php/component/k2/item/733-1992-marcia-della-pace-con-l-arci-bovino

SABATO SI DONA SANGUE PRESSO POLIAMBULATORIO DI BOVINO

Written by Friday, 05 September 2014 09:43

E' stata organizzata dall' Avis di Bovino la donazione di sangue presso il Poliambulatorio di Bovino dalle ore 09,00 alle ore 11,00 del 6 Settembre 2014:

Una bellissima vacanza ad Ischia a costo imbattibile con il CTA di Bovino:

LABORATORI DI AGOSTO 2014 DEL CTA BOVINO

Written by Friday, 01 August 2014 06:49

Per la gioia di tutti i bimbi che vogliono imparare antiche ricette, tradizioni e genuinità dei nostri cibi, il Centro Turistico delle Acli di Bovino organizza una serie di giornate-laboratorio. Queste sono due proposte di Agosto 2014:

 

-Una passeggiata nel borgo tra cultura e gusto-

L' articolo è di Elena Frisoli:

Ambientato nel caratteristico borgo storico di Bovino, un evento davvero da non perdere. L’Associazione Culturale Colpo in Canna organizza, con il patrocinio del Comune di Bovino e della Pro Loco Bovino UNPLI, “Il borgo, le arti e le stelle”, che avrà luogo il 9 Agosto 2014, a partire dalle ore 20.00 . Una passeggiata culturale attraverso il borgo animato da varie forme d’arte: pittura, scultura, musica, folklore, fotografia e poesia.

A fare da collante l’enogastronomia locale,  famosa per bontà e tipicità.
Un modo diverso per trascorrere una serata all’insegna del buon cibo, abbinando l’atmosfera di una sagra di paese con la storia evocata dal luogo.

Lungo il percorso sarà possibile imbattersi nei significati più vari della parola “arte”, dalle forme classiche di pittura, scultura e antiquariato, si passerà alla fotografia, con scatti antichi e moderni, per poi assistere a proiezioni di filmati. Vi saranno tappe del percorso dedicate alla musica e al folklore, abbinate alla danza e al tango in particolare; altre ancora in cui si potrà assistere alla declamazione di poesie in vernacolo bovinese, il tutto intervallato da piacevoli degustazioni di vino e piatti tipici. Inoltre ogni piazza del percorso sarà dedicata a un personaggio bovinese che si è distinto nel corso della storia, come ad esempio Florestano Rossomandi e Liliana Rossi.

Proprio alle maestranze, agli attivisti e a coloro che si sono distinti (e continuano a farlo) in tutti i tempi e le epoche è dedicato questo evento. Richiamando gli onori del passato verrà dato lustro alle personalità odierne, agli artisti locali.

Nell’atmosfera serale del borgo medioevale, si potrà assistere alla prima edizione di questo evento, imperdibile e del tutto nuovo.

 

L' Associazione "C.S.Italsud Panze e Crianze"  organizza il concorso fotografico sui Monti Dauni:

 

Il Patronato Acli di Bovino c' invia la seguente circolare dell' INPS relativa alla 14^ mensilità che i pensionati riceveranno nelmese di Luglio. Gli uffici del Patronato di Via E. Carafa sono aperti dalle 18,00 alle 20,00.

L' Associazione Centro Turistico Acli di Bovino organizza una gita per i bimbi ed accompagnatori soci del CTA al bellissimo parco acquatico di Vasto (CH) con partenza  la mattina dell' 11 Luglio 2014 e rientro in serata. S'invitano i ragazzi a dare le adesioni in sede, via E. Carafa n. 7 Bovino

 

Presso il Ristorante "Dizzy" dalle ore 20,00 in poi si celebrerà la giornata del donatore, dedicata ai Soci e simpatizzanti con premiazione ai soci benemeriti, una cena sociale e con la serata danzante. La notizia è stata divulgata a firma del Presidente della sezione di Bovino con una lettera inviata ai Soci Avis nella quale si esorta tutti ad essere costanti nelle donazioni, nonostante il momento di crisi economica generale che vede tagli anche in questo settore del volontariato che  limita persino le attività di raccolta del sangue:

PELLEGRINAGGIO A VALLEVERDE DI MARIA LUCIA IPPOLITO

Written by Tuesday, 13 May 2014 06:48

Sabato 10 Maggio alcuni pullman sono giunti a Valleverde in Pellegrinaggio per venerare la Madonna. Tra gli altri c'è stata la visita al Santuario  di pellegrini provenienti da San Giovanni Rotondo e dal Gargano,  al seguito di Suor Pia Iafelice e Maria Lucia Ippolito il cui figlio è stato miracolato da Padre Pio.

C' è stato anche un' incontro in Chiesa con Padre Ernesto, un concerto breve di musica e canti religiosi ed una conferenza tenuta da Maria Lucia Ippolito che ha spiegato le motivazioni di questo pellegrinaggio. L' intera conferenza è stata ripresa da Mario Piscopiello e pubblicata sul web, sue sono anche le foto, mentre dal sito "cireneo" riprendiamo la storia di Maria Lucia raccontata in un libro:

Questo è un passo tratto dal libro “ Il miracolo di Padre Pio” scritto da Maria Lucia Ippolito, la protagonista della storia di oggi, la protagonista di una storia vera, reale ma che racconteremo attraverso l’inspiegabile, attraverso un miracolo…Si perché Maria Lucia è la mamma di Matteo, il bambino che, otto anni fa, è stato colpito da una meningite batterica fulminante, così oltraggiosa da provocargli la comparsa di 180 piaghe sul corpo, oggi i segni, le cicatrici, appena percettibili, di una malattia scomparsa nel mistero divino. Matteo è ,infatti, guarito per miracolo, è stato guarito attraverso il tocco celestiale operato da Padre Pio…

Maria Lucia Ippolito è una donna di 48 anni che vive a San Giovanni Rotondo proprio il paese che ospitò il santo di Pietralcina. Nata a Foggia il 16 marzo del 1960 dall’unione di Matteo (ottant’anni), e Consiglia (settantaquattrenne), cresce in un ambiente familiare amorevole e sereno, una famiglia, come lei stessa definisce, stupenda, in cui l’ affetto poteva avvertirsi in ogni istante della vita di tutti i giorni. Non è figlia unica, Maria Lucia ha due fratelli minori, a cui tutt’ora è legatissima: Nicola che oggi è un medico di 41 anni e Giovanni, di anni 38, oggi psicologo della Polizia di Stato.

Una buona e bella famiglia è un grande dono di Dio. Non passa giorno che non lo ringrazi per avermi dato la famiglia in cui sono cresciuta. So che sui miei genitori, sui miei fratelli, posso contare in qualsiasi momento. Ho un rapporto bellissimo con loro e anche se ognuno ha la propria vita, nel momento del bisogno ci si ritrova tutti quanti assieme come una grande squadra”.

Mamma Consiglia e papà Matteo sono due genitori modello, di un’onestà impeccabile, affettuosi e dediti ai buoni principi religiosi quali il senso della fede e della provvidenza: un’educazione religiosa che, mai sfociata nell’esagerazione, faceva soprattutto riferimento alla componente fondamentale della parola di Dio: l’amore e il rispetto del prossimo.

Mio padre era un avvocato e lavorava come dirigente alle poste, mentre mia madre era un’insegnate (ora sono entrambi pensionati). Nonostante la situazione agiata della famiglia, i miei genitori si sono impegnati a farci crescere con grande senso del sacrificio, ci hanno sempre insegnato a rimboccarci le maniche…Sono stati -e sono- due genitori meravigliosi. Si amano molto; mio padre con i suoi ottant’anni accudisce quotidianamente mia madre, oggi molto malata, e per quanto doloroso… è bellissimo vedere con quale amore e dedizione, lui le sta dietro ”.

Maria Lucia ricorda un’ infanzia ed un’ adolescenza spensierate. E’ molto brava a scuola, non solo per indole talentuosa nei confronti dello studio ma anche perché , come lei stessa afferma: “ Mia madre e mio padre mi hanno trasmesso l’amore per la cultura; ritenevano che essere colti significasse avere indipendenza e potenza di mente...Sono sempre stata molto portata per lo studio, amavo studiare ma il periodo in cui ho spiccato di più è stato durante gli anni del liceo classico, ero una vera e propria secchiona. Passavo molto tempo sui libri ma avevo comunque una vita sociale. Nonostante fossi la prima figlia femmina, i miei genitori hanno sempre dimostrato una mentalità molto aperta: potevo uscire con le amiche, andare alle feste...Ero una ragazza tranquilla che amava divertirsi in modo sano, una vera e propria sostenitrice della normalità”.

Nel 1978 Maria Lucia termina a pieni voti gli studi liceali e decide d’iscriversi alla facoltà di medicina dell’università di Napoli. L’amore per lo studio e i ventisette esami brillantemente superati, non riescono però a convincerla che, una carriera da medico, sia la strada della sua vita…“ E’ stato doloroso realizzare che quella non era la mia strada. Me ne sono accorta tardi è vero! Ma non me la sentivo! L’opera del medico è una vera e propria vocazione ed io avevo capito di non averla. C’è voluto del tempo, prima che scoprissi quale fosse la mia strada… Dopo aver lasciato l’università (1987), infatti, conseguii un diploma di “dietista” ma poi negli anni a seguire scoprii- per puro caso- che la mia passione era l’insegnamento. Oggi infatti sono una professoressa di “tecnica della moda e progettazione abiti” in un istituto professionale di un paese vicino San Giovanni Rotondo”..

Gli anni dell’università riescono comunque a rimanere un periodo fortemente impresso nella vita di Maria Lucia perché la facoltà di medicina segna una tappa fondamentale nel destino della nostra protagonista. Proprio in quegli anni, infatti, incontra il suo vero primo e unico grande amore, colui che oggi è suo marito, il dott. Antonio Colella. “Sembrerà strano ma il primo amore è stato proprio mio marito, prima ci sono stati solo sporadici episodi di tipico platonismo e cotte adolescenziali, nessun vero e proprio fidanzato. Ricordo benissimo il giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta, avevo 24 anni ed era il 17 settembre 1984”. Maria Lucia è all’interno di un’aula della facoltà, sta attendendo l’inizio della lezione, quando Antonio, un giovane medico di 27 anni, assistente del docente di cattedra, le porge il foglio su cui mettere la firma di presenza. Il ragazzo rimane così colpito da lei che attende la fine della lezione per poterle rivolgerle la parola, riuscendo così, tra un colloquio “universitario” e l’altro, ad ottenere il suo numero di telefono.

“ Mi chiamò quella sera stessa e dopo dieci giorni uscimmo assieme per il nostro primo appuntamento. Per lui sono stata un vero colpo di fulmine, appena mi ha visto si è detto: “ Questa ragazza io me la sposo”…

Tra Maria Lucia e Antonio inizia una bellissima storia d’amore, un sentimento che cresce sempre più forte nella scoperta di ogni giorno. Antonio è un ragazzo semplice, pieno di volontà ed ambizioni, un ragazzo con senso di responsabilità e sacrificio, cresciuto all’interno di una modesta famiglia originaria di un paesino in provincia di Avellino. E’ stata proprio questa semplicità e spontaneità d’animo a far innamorare Maria Lucia. In lui vedeva una persona sincera con cui essere felice.

Nel 1986 Antonio ottiene una buona proposta di lavoro nell’ospedale di San Giovanni Rotondo, il paese di Padre Pio poco distante dalla città natale della sua fidanzata. E proprio in occasione di questa svolta professionale, Maria Lucia decide di seguire il suo fidanzato e tornare dai suoi genitori a Foggia, con il proposito di recarsi a Napoli solamente per sostenere gli esami in facoltà.

Maria Lucia ricorda molto serenamente i due anni con Antonio che precedono il matrimonio, celebrato a San Giovanni Rotondo il 23 aprile 1987.

Prima di sposarci siamo stati assieme poco più di due anni. Sono stati anni sereni , parlavamo tanto, ma soprattutto ci divertivamo moltissimo, da soli e in compagnia dei nostri amici. Quei due anni sono volati…Abbiamo celebrato il nostro matrimonio nella chiesa di Padre Pio (Santa Maria delle Grazie), era il mio sogno, così come lo è stato il giorno in cui io e Antonio ci siamo sposati, un giorno bellissimo! Amavo e amo mio marito ed ero felice di poter condividere quella gioia con i parenti, e con tanti amici cari”.

Inizia così una nuova e bella vita. Maria Lucia lascia la facoltà di medicina e comincia a studiare per diventare dietista (lasciata l’università nel 1987, Maria Lucia consegue nel 1988 il diploma di dietista, ma non esercitò mai quella professione) mentre Antonio avanza brillantemente nella sua carriera all’interno dell’ ospedale di Padre Pio. Sono innamorati l’uno dell’altro anche se caratterialmente hanno delle differenze molto particolari ma -come ci racconta la protagonista- proprio queste piccole diversità costituiscono il loro punto di forza.

Abbiamo due caratteri diversi, io più iperattiva, aperta ed esplosiva, lui più chiuso, più tradizionalista, questo però è nulla in confronto all’amore – tutt’ora profondo- che ci unisce.”

Appena sposati, i due ragazzi prendono in affitto una piccola casa in paese, la stessa che accoglie i frutti del loro amore. Il 26 ottobre del 1988 nasce, infatti, Alessandro, seguito dal fratellino Matteo Pio, venuto al mondo il 4 dicembre 1992. Diventati genitori, i due vedono realizzarsi i loro progetti ed affrontano serenamente la vita di una famiglia appena nata, con le normali difficoltà iniziali ma con tanta voglia di essere felici. Qualche tempo dopo la nascita di Matteo, Maria Lucia scopre la sua vera strada professionale, cominciando, in qualità di supplente, ad insegnare “tecnica della moda e progettazione abiti” presso vari istituti superiori della regione (Maria Lucia è divenuta professoressa di ruolo nel 2001).

Il tempo passa e nel suo scorrere man mano disegna il ritratto di una famiglia normale, felice. Maria Lucia ed Antonio sono due genitori che da subito manifestano grande amore e dedizione nei confronti dei loro bambini, i quali crescono sani, sereni e affettuosi l’uno con l’altro: si abbracciano, si baciano e, com’è normale, non disdegnano ogni tanto di farsi qualche dispetto.

“Alessandro e Matteo sono stati due fratellini sempre molto uniti, si vogliono davvero bene. Non ci hanno mai dato problemi, solari socievoli e intelligenti, erano il ritratto della felicità. Io e mio marito viviamo per i nostri figli, proprio perché pensiamo che la gioia dei figli è il vero motivo per cui valga la pena vivere. Ho sempre cercato d’infondergli i valori attraverso i quali sono cresciuta io: il rispetto, la forza della preghiera ma soprattutto, gli ho insegnato a ringraziare il Signore per ogni cosa…Poi ovviamente, vivendo in questo paese, portavo i miei bambini a messa nella chiesa di Padre Pio, gli parlavo di lui, ma mai più del dovuto…Comunque fino a quel 20 gennaio di otto anni fa, tutto scorreva perfetto e in assoluta tranquillità, senza alcuna scossa insomma. Ci fu però un episodio che si verificò nel dicembre del 1999, circa un mese prima della malattia di Matteo, un episodio che mi scosse moltissimo e solo in seguito potei capire…”

Matteo ha appena compiuto sette anni e una sera di dicembre (1999), com’è sempre stata consuetudine, mamma Maria Lucia invita i suoi bambini a scrivere la letterina per Babbo Natale. Ad una normale richiesta di doni da parte di Alessandro, Matteo ne fa seguire un’altra del tutto particolare e sbalorditiva.

“ Mamma, mi disse, quest’anno per Natale voglio conoscere Gesù, ma quello vero però!

Le sue parole mi lasciarono di sasso, non ritenevo fosse possibile che un bambino così piccolo potesse avanzare una richiesta del genere. Cercai di non fargli notare la perplessità, e gli dissi semplicemente che Gesù, quello vero, lo avrebbe conosciuto fra più di cent’anni…Lui non prestò attenzione alle mie parole e cominciò a gironzolare per casa cantilenando…Voglio conoscere Gesù, voglio conoscere Gesù. La cosa non finì quella sera. Qualche giorno dopo, lo scrisse perfino in un tema che la maestra aveva assegnato in classe, in occasione dell’arrivo del Natale. Col senno di poi, ho capito il reale significato di questo aneddoto: Matteo nel giro di un mese avrebbe conosciuto realmente Gesù, attraverso la sua sofferenza, come se qualcuno gli avesse messo nel cuore questa sua voglia. Circa un mese dopo quest’episodio, Matteo si ammalò molto gravemente”.

E’ il 20 gennaio 2000. “L’alba è la stessa del giorno prima“, ma il tramonto fu uno shock…

Sono quasi le sette del mattino, il piccolo Matteo si sveglia e, dopo averlo vestito, mamma Maria Lucia gli prepara la colazione. “ Quella mattina non c’è stato alcun segno di preoccupazione, nessun sintomo, era solo un po’ più lento del solito nel prepararsi, nel mangiare. Stringendosi la testa fra i pugni, mi disse di non sentirsi bene, ma io non gli ho dato peso, pensavo ad un atteggiamento dovuto alla stanchezza, alla pigrizia di un bambino che non vuole alzarsi per andare a scuola…Verso le 8 lo portai, come di routine, da una signora che quotidianamente ci faceva la gentilezza di accompagnarlo a scuola…Lo salutai con un bacio e poi gli feci dire la nostra preghierina quotidiana.”

La mattinata sembra quindi procedere tranquillamente, uguale a tutte le altre, ma verso le dieci, una telefonata al cellulare della mamma del piccolo, rompe quell’apparente clima di tranquillità. Maria Lucia risponde al telefono, ignara del dramma che, da lì a qualche ora, avrebbe segnato per sempre la sua vita.

Al telefono era la maestra di mio figlio, era preoccupatissima. Mi disse che aveva visto il bambino accasciarsi sul banco , pochi istanti, per poi riprendersi ed iniziare a tremare. A quelle parole trasalii di spavento, subito mi ha pervaso un senso di angoscia, come un sesto senso di mamma che mi aveva portato a presagire qualcosa di grave. Quelle parole…”Matteo si è accasciato sul banco!” mi fecero paura! Immediatamente ho cercato di avvertire mio marito in ambulatorio e dopo esserci riuscita, entrambi preoccupatissimi , siamo corsi a scuola per prendere Matteo”.

Portato di corsa a casa, il bambino manifesta i normali sintomi di una brutta influenza. Alle 10 e 30 circa, la febbre è alle stelle (40 gradi), ma nel giro di due ore, grazie a semplici antipiretici, la temperatura corporea di Matteo si abbassa.

“La sintomatologia era quella di una classica influenza. Io in quel tempo non ero ancora insegnate di ruolo e quindi tutti i pomeriggi frequentavo a Foggia il corso di abilitazione…Avendo visto i miglioramenti di Matteo, mio marito mi esortò ad andare a Foggia per il corso, al bambino avrebbe pensato lui…”.

In serata la situazione comincia a precipitare. Sono circa le 19, Matteo ha la febbre altissima e nel giro di poco tempo cade in preda ad uno stato delirante. Il papà Antonio, spaventato dallo stato di shock in cui si trova il figlio, avverte immediatamente Maria Lucia che ricevuta la notizia corre subito a casa.

“ Alle otto e mezzo arrivai a casa, e vidi mio figlio con gli occhi persi nel vuoto tanto da non riconoscermi. Delirava, diceva di sentire il suo corpo leggero, era convinto di volare. Mi avvicinai per dargli un bacio sul collo quando improvvisamente mi accorsi che erano comparse delle macchie violacee sul corpo. Lì ho temuto il peggio perché quella è la tipica manifestazione della CID (coagulazione intravasale disseminata), una malattia gravissima dove il sangue, a causa di una reazione batterica, non riesce ad ossigenare i tessuti portando alla morte gli organi vitali”.

Preso in braccio Matteo e lasciato Alessandro da un amico di famiglia, i due genitori, in preda al panico, corrono al pronto soccorso. Il bambino varca la soglia dell’ospedale con un codice rosso e i medici, vedendo la gravità della situazione, non fanno altro che abbassare lo sguardo di fronte alla disperazione del loro collega e di sua moglie. La situazione è già gravissima.

“ Appena entrati nel pronto soccorso, tutti i medici, sbalorditi, riconobbero Matteo e soprattutto mio marito. E’ stata un pugnalata al cuore vedere lo sconforto sul loro volto mentre poggiavano mio figlio sulla barella: abbassavano gli occhi, non avevano il coraggio di guardarci…”

Matteo viene portato di corsa in pediatria, seguito dal padre, Maria Lucia, invece, si ferma in accettazione per lasciare le generalità di suo figlio. “In quel momento provai una sensazione bruttissima: ero convinta che, nel giro di poco, avrei lasciato anche i dati del suo decesso. Sentivo che mio figlio stava morendo.”

Terminata l’accettazione, Maria Lucia raggiunge Matteo in pediatria. Nel reparto c’è subbuglio, un’agitazione generale così tangibile che inevitabilmente porta i due poveri genitori a pensare al peggio.

Il primo esame a cui viene sottoposto Matteo è una puntura lombare che rivela subito una diagnosi spietata: Meningite batterica fulminante“ La meningite era violentissima. La forte componente batterica aveva generato la CID e intanto le macchie sul corpo di Matteo stavano diventando vere e proprie piaghe in necrosi. Ad un certo punto i medici mi spingono fuori dalla saletta, ma improvvisamente Matteo ebbe un istante di lucidità e chiamò suo padre:Papà! – gli disse- ho sete! E subito dopo, con un filo di voce, pronunciò una frase stranissima: Papà, quando divento grande voglio essere ricco, per dare tutto ai poveri…Uscii con quella frase nelle orecchie e scoppiai a piangere, ero convinta che non l’avrei più rivisto. Chiamai i miei fratelli, Giovanni e Nicola, e in preda alla disperazione totale, gli dissi di venire al più presto perché Matteo stava morendo. Mio fratello Nicola, il medico, ci raggiunse immediatamente mentre Giovanni, essendo a Caserta per lavoro, arrivò il mattino dopo”.

Dopo un’ ora, Matteo esce dalla saletta della pediatria per essere velocemente trasportato in sala rianimazione dove gli viene indotto il coma farmacologico. Per Maria Lucia quella è stata la notte più lunga della sua vita. “ Fu una notte tremenda.. Io, mio marito e mio fratello non facevamo altro che piangere. Fin da subito ho iniziato a pregare moltissimo. Mio marito, sentendomi, mi disse: tu preghi, preghi, ma forse non te ne rendi conto. Io invece avevo capito tutto, la preghiera era la nostra ancora di salvezza. In quel momento ho visto la mia vita finire. Io volevo lavorare, volevo una famiglia da accudire ma in una circostanza del genere ti rendi conto che nulla ha più senso. Tutto diventa nero ed era atroce il pensiero di dover seppellire mio figlio. Avevo un suo giubbino tra le mani, non facevo altro che stringerlo forte a me, in quel momento era l’unica cosa che avevo”.

La nottata scorre lenta e quasi immobile, attraverso ore dense di sconforto e disperazione, ma il vero e proprio dramma avviene il mattino seguente. Quel 21 gennaio la famiglia Colella non lo dimenticherà mai...Sono circa le sette del mattino e Matteo si aggrava. Addirittura nove, sono gli organi compromessi. Nel piccolo si registrano le funzioni vitali di un corpo che sta per cedere alla morte: insufficienza renale, acidosi sanguigna e blocchi respiratori in seguito ai quali viene tracheostomizzato. Ma non è tutto. Alle nove e mezzo di quella stessa mattina il suo cuore va quasi in arresto cardiaco al punto che l’iniezione di una forte dose di adrenalina sembra non sortire alcun effetto. Dopo un vero e proprio accanimento terapeutico, i medici non lasciano speranze: il bambino avrebbe avuto poche ore di vita.

Ci fu il panico vero. Ad un certo punto captai una frase che diceva...e’ morto, è morto...Non ci stavo capendo nulla, ero totalmente nel pallone ma quando una dottoressa mi si avvicinò e mi disse: coraggio, pensa all’altro figlio! Allora realizzai. E’ finita! - ho pensato- il bambino non c’è più! Invece dopo circa mezz’ora ci dissero, stupiti, che il cuore di Matteo aveva ripreso lentamente a battere ma con molta probabilità, questo arresto cardiaco avrebbe provocato seri danni al cervello. Quando ho sentito così, mi sono messa le mani nei capelli e mi sono detta: Signore, se tu vuoi, puoi!”.

La sera, i fratelli reputano giusto portare Maria Lucia a casa per farla riposare ma non appena rientrata, vedendo la cartella e gli occhialini verdi di Matteo sulla scrivania, scoppia in una violenta crisi di pianto.

“ Ho preso la sua cartella e dentro c’era ancora il panino col salame che avrebbe dovuto mangiare durante la ricreazione. Sono crollata, tutto il mondo continuava a girare ma Matteo non era lì con me, mi sembrava così assurdo che anche un panino stesse sopravvivendo mentre mio figlio poteva morire da un momento all’altro. Dopo quella sera, stetti il meno possibile in ospedale, non potevo farcela; al contrario di mio marito che durante quei giorni non si mosse neanche un istante dalla rianimazione, io mi sono completamente immersa nella preghiera, passando intere giornate nella chiesa di Padre Pio. A tutti coloro che venivano a darmi conforto, non facevo altro che ripetere: pregate, pregate per salvare mio figlio! Ho indotto tante persone che non pregavano da tempo a farlo... Padre Pio diceva sempre che la preghiera è la debolezza di Dio e l’onnipotenza dell’uomo” .

Maria Lucia trascorre così questi giorni nel conforto della preghiera e i frati, capendo il suo dolore di mamma , non solo facevano rivolgere ai pellegrini numerose preghiere per la salvezza del bambino, ma le consentono persino di unirsi assieme a loro nelle orazioni serali davanti la tomba del Santo di Pietralcina.

“ Non volevo mai tornare a casa, sarei rimasta lì giorno e notte: non riuscivo a dormire, ero terrorizzata che all’improvviso arrivasse la telefonata fatale, quella che mi avrebbe comunicato la morte di Matteo. Inoltre in casa c’era anche Alessandro -che all’epoca aveva undici anni- e non oso immaginare quanto per lui sia stato doloroso vedermi piangere ogni sera, tanto che una volta mi si avvicinò dicendomi:mamma se piangi non hai fede, tu mi hai insegnato ad averla, non devi disperarti...”

Proprio durante una di quelle sere di pianto e sconforto, si verifica qualcosa di molto strano, preludio di un fatto straordinario che stava per accadere...Maria Lucia, sedendosi sul letto, prende dal comodino un epistolario di Padre Pio e, aperta una pagina a caso, ciò che legge la induce realmente a sperare in un gesto divino. “La frase diceva: abbiamo strappato Giovina alle forze della morte con le preghiere ( Giovina era la sorella di una delle figlie spirituali di Padre Pio che egli stesso, negli anni 20, aveva salvato attraverso la sua preghiera). Quell’indizio fu per me un gran motivo di speranza, come se Padre Pio mi esortasse nel continuare ad avere fiducia nella preghiera. Ma a quest’episodio ne segue un altro ancor più “anomalo”...

Il 26 di gennaio io mi trovavo a pregare davanti la Croce dove Padre Pio ricevette le stimmate e dissi al Signore... mio figlio è tuo e sia fatta la tua volontà ma dammi un segno se devo continuare a sperare. Scendendo le scale davanti al crocefisso, ho sentito il profumo di Padre Pio, era indescrivibile, simile ad un miscuglio di fiori...Quell’odore è stato infatti il segno del giorno dopo, perché il 27 gennaio la tac fatta al cervello di Matteo risultò perfettamente nella norma, suscitando un clamoroso stupore tra i medici. A quella notizia riuscii di nuovo a sorridere, sentii che il Signore poteva cambiare ancor più le cose”.

...E le cose cambiano realmente. E’ la mattina del 31 gennaio, sono le undici e Maria Lucia è da poco tornata a casa, quando improvvisamente riceve una telefonata. E’ Antonio che le dice di sbrigarsi perché Matteo si è svegliato!

Il tragitto in macchina da casa in ospedale fu terribile. Se da una parte ero felicissima dall’altra avevo paura di non trovare più il bambino che avevo lasciato”.

Matteo contrariamente alle preoccupazioni generali si sveglia lucidissimo, seppur sofferente per la febbre ancora alta e il dolore acuto provocatogli dalle numerosissime piaghe su tutto il corpo. Appena apre gli occhi la prima cosa che dice, con un filo di voce è : “ Perché sono qui? Cosa ho fatto di male? Per la sua concezione del tempo era come se avesse dormito una notte e improvvisamente svegliatosi, si fosse trovato sofferente e immobile in un letto che non era il suo.

“ Riusciva a parlare a male pena per via della tracheotomia, mi fece cenno di togliermi la mascherina e poi mi chiese un ghiacciolo alla coca cola, il suo preferito. Dopo qualche istante, invece, ha cominciato ad aprire e chiudere la mano destra, ripetendo a bassissima voce: Voglio Padre Pio, voglio Padre Pio. Io rimasi scossa dalla sua richiesta, non riuscii a capire e avendo con me due piccole reliquie, gliele misi nella manina e si calmò”.

Quel giorno i medici, seppur stupiti per un risveglio così lucido del bambino, erano molto preoccupati che i suoi organi potessero funzionare soltanto attraverso le macchine, avevano paura che Matteo nonostante avesse riacquisito discretamente le sue capacità cognitive, potesse sopravvivere soltanto grazie ai macchinari. Per loro era inevitabile soprassedere al fatto che fino a pochi giorni prima, gli organi vitali del piccolo erano praticamente fuori uso e le sue condizioni di vita appese ad un filo trasparente. Ma a partire da quel famoso 31 gennaio del 2000, nei primi giorni che seguono, accade qualcosa di straordinario perché gli organi di Matteo riprendono perfettamente a funzionare come se nulla fosse mai successo. C’è clamore, c’è stupore, c’è commozione. Il fenomeno è sorprendente perché le speranze di sopravvivenza erano pari a zero ed inoltre –nel caso remoto di guarigione- i medici davano per certi i gravi danni cerebrali e renali. Facile da immaginare, ma difficile da descrivere, la gioia dei due genitori che, fino a pochi giorni prima, credevano di aver perso il loro bambino.

“ Sin da subito io avevo capito, che qualcosa di “strano” era accaduto. Il 2 febbraio mio fratello portò al bambino dei doni di carnevale e quando uscì dal box della rianimazione mi disse che Matteo aveva blaterato qualcosa riguardo ad un vecchio con la barba bianca. Io entrai e Matteo, sempre parlando con un filino di voce, mi disse che mentre dormiva non era stato solo, ma che con lui c’era un vecchio con la barba bianca e un vestito marrone, che le teneva la mano, la stessa che lui, nella confusione del risveglio, apriva e chiudeva. Io tenevo tra le mani un immagine di Padre Pio, Matteo la vide e mi disse: mamma è lui il vecchio…”

Nonostante il racconto ancora confuso del figlio, Maria Lucia capisce immediatamente la natura straordinaria dell’improvviso e inspiegabile miglioramento ma per il momento, preferisce tacere, temendo che l’avessero presa per pazza.

Vedevo, in continuazione, entrare ed uscire dalla sala rianimazione i medici che scuotendo la testa, dicevano: Non è possibile!..Erano sconvolti dalla ripresa di tutte le funzionalità vitali di Matteo ed io più di loro. Ero commossa, ero ansiosa e facevo continuamente domande. Rivolgendomi ad uno dei dottori dissi: io credo che sia accaduto un miracolo…E lui, con espressione rassegnata, mi rispose: Signora, lo pensiamo anche noi”

Il 6 febbraio, proprio per valutare una completa ripresa delle qualità intellettive del bambino, i medici introducono per la prima volta nella storia della medicina, la Play Station nella sala rianimazione.

“ La ripresa di Matteo fu velocissima, giocava perfettamente lucido ai suoi videogame preferiti nelle diverse abilità e livelli di gioco e dopo avergli staccato, gradualmente, uno dopo l’altro, i macchinari che lo avevano tenuto in vita, il 12 febbraio venne spostato dalla rianimazione al reparto di pediatria. Quel giorno mi tranquillizzai moltissimo. Solo in quel momento capii che Matteo era fuori pericolo. Certo, soffriva ancora molto per le piaghe sul corpo. Sulle gambe ne aveva così tante che un dottore mi disse: Sulle sue gambe probabilmente non cresceranno mai i peli , ma in quel momento non me ne importò nulla, ormai l’avevo di nuovo con me. Matteo aveva sentito quello che stavamo dicendo e timidamente si tirò su le lenzuola come per vergogna”.

La notizia dell’ evento eccezionale, ormai, aveva cominciato a diffondersi sempre di più per poi giungere inevitabilmente al vicepostulatore della causa di canonizzazione di Padre Pio. Quest’ultimo invia subito il dott. Pietro Gerardo Violi ad indagare sull’accaduto. Le considerazioni del medico, non lasciano dubbi: non risulta che nella letteratura medica internazionale ci sia alcun sopravvissuto affetto da tale patologia come quella del piccolo Matteo Colella– si legge sul rapporto del dott. Violi- Insomma non viene descritta alcuna sopravvivenza, infatti in tal caso la mortalità è del cento per cento”…

Il miracolo è avvenuto davvero!

All’interno del reparto di pediatria, Matteo riacquista, man mano, energie e salute, migliorando in maniera veloce, strabiliante e una volta tolto il respiratore dalla gola, riesce finalmente a tirare fuori la voce per poter iniziare il racconto di un “sogno” fuori dal normale:

“ Mio figlio mi lasciò senza parole… Mi disse che in un primo momento si vide sdoppiato, osservava se stesso sdraiato sul letto con Padre Pio alla sua destra che gli teneva la mano, dicendogli che presto sarebbe guarito. Sulla sinistra invece c’erano tre angeli: uno al centro vestito di rosso con le ali bianche, gli altri due ai lati, vestiti di bianco con le ali gialle; tutti e tre erano impossibili da guardare in volto poiché emanavano una luce fortissima. Poi mi disse che ad un certo punto Padre Pio l’ha fatto alzare ed assieme hanno lasciato l’ospedale passando per le pareti per arrivare in volo fino a Roma. Lì, secondo il racconto di Matteo, si sarebbero fermati in un parco giochi dove fecero un giro sul “ trenino della miniera”, poi lasciata la giostra sono entrati in una stanzetta d’ ospedale attraverso una finestra chiusa: in questa stanza c’era un bambino che mio figlio descrisse come “rigido, rigido”; Padre Pio l’ha guardato e rivolgendosi a Matteo gli chiese se avesse voluto guarirlo lui…Mio figlio, in sogno, addirittura gli chiese: e come si fa? Alla sua domanda Padre Pio rispose che bastava semplicemente volerlo, e imposte le mani sopra il corpicino, improvvisamente, questo bambino si sollevò. Subito dopo, Matteo si è svegliato.

Io mi trovai sconcertata, era impossibile che un bambino di sette anni raccontasse una cosa simile con tanta lucidità, non sapevo che dire. Alcuni giorni dopo, però, ricordai che il parco giochi descritto da Matteo era il luna park dell’ eur, dove lui era realmente stato nel maggio dell’anno precedente(1999) in compagnia dello zio…”

Arriviamo così al 26 febbraio. E’ un giorno importante, un giorno speciale perché Matteo, ormai in ottima fase di guarigione, torna a casa.

“ Quella è stata una gioia grande, quando portai a casa mio figlio ho avuto la sensazione di averlo partorito di nuovo, per me è come se fosse morto per poi essere rinato; infatti quando mi raccontò del suo sogno con Padre Pio, lui mi disse di essersi visto vestito di bianco, e chiedendogli spiegazioni al riguardo mi disse: Mamma ero vestito di bianco, perché ero morto ed ero un angelo…”

Matteo, nonostante il forte dolore procuratogli dalle circa 180 piaghe ancora fresche, comincia man mano a ristabilirsi, e dopo pochi mesi di riabilitazione motoria, ad aprile è già a scuola, accolto e festeggiato dalla maestra e dai suoi compagni.

Il tempo continua a scorrere e nel cuore della famiglia, torna la gioia ma contemporaneamente si affaccia la consapevolezza di essere stati protagonisti di qualcosa di più grande della realtà stessa. Maria Lucia si è subito resa conto che la grandezza del dono ricevuto avrebbe portato con sé grandi responsabilità: il dovere della testimonianza, la tutela del suo bambino, ma soprattutto la reazione disomogenea della gente che nella sofferenza non ha potuto godere del suo stesso dono...

“ Ora sono passati otto anni, Matteo è un ragazzo di 15 anni sano e sereno ma nessuno potrà mai togliergli dal cuore e dal corpo, il ricordo della sua grande esperienza. Ogni volta che osservo quel che oggi rimane delle sue cicatrici, “ il timbro di Dio”, come io le definisco, mi ricordo il dolore di quei giorni e quanto avrei voluto soffrire io al suo posto. Nei primi mesi dopo la malattia, Matteo non si è accettato subito, sentiva il peso di quelle cicatrici. Ricordo che proprio durante l’estate del 2000 ci trovavamo in una località di mare vicino San Giovanni e Matteo, avendo visto dei tappeti elastici dove molti bambini stavano saltando, volle andarci anche lui. Aveva i pantaloncini corti e non appena gli altri bambini videro quelle gambine martoriate scapparono gridando che tra loro c’era un mostro. Matteo scoppiò in lacrime e corso da me, cominciò a mordermi per la vergogna e la rabbia che provava. Sempre durante quell’estate un bambino gli chiese addirittura se lui fosse Matteo, il bambino che era morto.

E’ stato molto difficile ritrovare un equilibrio, sia per noi, che per Matteo che si è trovato catapultato in un contesto molto complicato per un bambino della sua età: la gente lo fermava, lo voleva baciare, gli chiedeva di pregare e lui non capiva. Arrivavano telefonate a casa da tutta Italia, gente che trovando il nostro numero sull’elenco, ci chiamava per chiedere al bambino “miracolato” di pregare per loro. Ma non solo, mio figlio, all’età di 8 anni, nel gennaio 2001, venne anche interrogato all’interno del processo Diocesiano per la causa di canonizzazione di Padre Pio. Come madre mi è stato difficile accettare, non volevo fargli vivere una situazione più grande di lui, ma come credente lo reputavo giusto perché il suo miracolo è stato proprio quell’ ultimo necessario per sancire la santificazione di Padre Pio”.

Maria Lucia ancor’oggi sente il dovere di rendere grazie, in sé ha la spinta di una mamma che non vuole dimenticare un dono così grande...” Mio marito a differenza di me ha sempre cercato di dimenticare, godersi la gioia e gettarsi tutto il dolore alle spalle, ma io non ce l’ho fatta. Ho subito mantenuto la promessa fatta a Padre Pio durante il calvario di mio figlio. Gli dissi: Se mi farai questo dono, m’impegnerò per aiutare chi soffre. E così è stato: ho fondato “ Il Cireneo” un’associazione che aiuta i disabili, un centro di ascolto, di accoglienza e di preghiera per tutti coloro che soffrono. Il miracolo ti apre un contatto con l’aldilà difficile da spiegare alla gente, non tutti capiscono, non tutti sono in grado di capire quanto sia importante la testimonianza: tanta gente è diffidente, c’è stato persino chi credeva che io, andando in televisione per testimoniare, ricevessi dei soldi. Purtroppo quando si vive una così grande responsabilità è molto difficile anche rapportarsi con il dolore della gente. Ho conosciuto la sofferenza e quando mi trovo di fronte a quella degli altri mi sento in colpa, totalmente impotente. Oggi non posso permettermi neanche di andare a determinati funerali, troppe volte mi sono sentita dire: Perché a voi sì e a noi no? Io non so mai cosa rispondere. C’e’ un episodio che non scorderò mai. Mi trovavo all’interno di un gruppo di preghiera e una signora mi disse: mio figlio è morto, anche noi abbiamo pregato ma mio figlio non c’è più, forse perché tu sei stata degna e io no...Quelle parole mi gelarono il sangue...Ogni volta non so mai che rispondere e ogni giorno mi chiedo: Sto facendo abbastanza? È troppo? O troppo poco? E’ giusto il modo in cui io ringrazio il Signore per avermi ridato mio figlio?

 

da Teleradioerre del 05/05/2014

Le Acli provinciali di Foggia aderiscono alla manifestazione presso l’aeroporto di Bari a sostegno dello sviluppo della Capitanata. Infatti, spiega il Presidente provinciale Fabio Carbone, “l’investimento economico per l’allungamento della pista non è solo indispensabile per avviare adeguate politiche di potenziamento infrastrutturale, ma anche e soprattutto ai fini di una più efficace e lungimirante pianificazione dello sviluppo economico e socio-culturale della provincia di Foggia”. Per questo motivo  domani 6 maggio, condividendo le ragioni della manifestazione espresse dagli organizzatori del comitato vola Gino Lisa, una delegazione della Presidenza provinciale congiuntamente con la Lega Consumatori e alla sua Presidente Maria Buono e al Centro Turistico delle Acli guidato da Nardino Lombardi sarà presente presso l’aeroporto Karol Wojtyla. L’auspicio, dei dirigenti delle Acli conclude Carbone e che la politica non strumentalizzi a fini elettorali questo momento di partecipazione della società civile ma che al contrario sappia accompagnare concretamente a giusta soluzione le ultime procedure burocratiche per il via definitivo all’inizio dei lavori della pista.

Sabato sera grande partecipazione dei bimbi al "laboratorio" organizzato dal Centro Turistico Acli per adornare i ramoscelli d' ulivo da regalare oggi pomeriggio agli anziani ospiti della Residenza Socio Sanitaria di Valleverde. Ogni bimbo, adoperando  forbicine, fogli di carta colorata, colla e bastoncini ha preparato le "palme" per i nonni i quali sprizzavano di gioia nel partecipare alla "benedizione" dei lavoretti  e durante la consegna da parte dei bambini, nella cornice suggestiva del Santuario di Valleverde, alla presenza del Parroco, Don Ernesto, e di Don Gerardo.

Qui di seguito  alcune delle fotografie che ricordano l' evento mentre altre foto ed  ulteriori notizie si possono leggere a questo link:

 

Riceviamo e pubblichiamo l' invito di " C.S. Italsud Panze e Crianze"

Anche il CentroTuristico Acli di Bovino a Formia

Written by Tuesday, 25 March 2014 18:33

Location accogliente e clima caldo e soleggiato, quello del primo giorno di primavera a Formia, luogo in cui si è svolto il “IV incontro Formativo CTA percorso Interregionale 2013/2014”, a cui sono stati convocati i rappresentanti dei circoli del CTA delle regioni del sud Italia.

Hanno raggiunto la località formiana anche Wanda Sgambati, Cinzia Russo e Vittorio Piscopiello, rispettivamente presidente, vicepresidente e consigliere del CTA Bovino, i quali con entusiasmo ed orgoglio hanno presentato i progetti appena creati dalla nuova associazione del nostro piccolo paese.

Per chiarire le loro prime perplessità, hanno risposto in maniera chiara ed esaustiva i delegati del Cta nazionale, i quali si sono mostrati molto disponibili a illustrare la risoluzione migliore alle piccole problematiche del circolo bovinese che si affaccia per la prima volta in una realtà dinamica e operativa, quale è quella del ramo turistico delle ACLI .

Unico comune denominatore e tema fondamentale su cui si è posto molte volte l’accento nel dibattito del meeting, quello della necessità di stringere rapporti umani, prima ancora di affrontare viaggi. Quindi riconoscersi come socio e come elemento importante dell’ associazione, al fine di creare un gruppo unito e solidale per combattere la crisi che si presenta nel nostro contesto storico, con la consapevolezza che solo insieme è possibile costruire una prospettiva migliore che passi anche attraverso il settore turistico.

Infatti, il vero scopo del Centro Turistico Acli è proprio questo e si manifesta con l’ideazione di pacchetti viaggio destinati a famiglie, anziani, bambini, ragazzi, e gruppi di persone diversamente abili, insomma, a fasce di società a cui non è data la giusta attenzione a livello turistico, ma che hanno molto da fare, da imparare e da condividere. Da qui, l’idea del viaggio non come banale spostamento, ma come condivisione di emozioni ed esperienze.

E così, in un contesto informale e cordiale, l’incontro a Formia è stato per i rappresentanti del circolo di Bovino, e anche per tutti gli altri operatori, motivo non solo di apprendimento, ma soprattutto di confronto e di conoscenza, utile per creare quella rete di rapporti che è necessaria al buon funzionamento di ogni associazione, ed in particolare di ogni CTA.

Bovino, 25 Marzo 2014

 

Anche quest' anno il Fondo Ambiente Italiano (FAI) promuove manifestazioni  a difesa del patrimonio storico-culturale e ambientale nazionale.

A Bovino due giorni per visitare i luoghi e  i reperti della civiltà di epoca romana di cui il nostro territorio è tutt' oggi testimone:

 

 L'incontro avrà luogo presso la sala Pio XI domenica 23 marzo 2014 alle ore 19.30.

Il Centro Turistico Acli lancia le prime proposte

Written by Tuesday, 18 March 2014 08:18

L' Associazione CTA di Bovino, in collaborazione col CTA Monti Dauni di Deliceto, vuole offrire ai propri associati la possibilità di partecipare ad un evento straordinario che vedrà  la mobilitazione di centinaia di migliaia di fedeli a Roma per la santificazione di 2 Papi il 27 Aprile p.v.. Specialmente dalla Polonia si avrà un ingente numero di persone.

A seguire, il CTA di Bovino ha già  organizzato un percorso devozionale nel mese di Maggio con la visita a tre santuari importanti. Bisogna prendere quest' occasione per visitare questi luoghi sotto l' aspetto religioso-culturale per alleviare  la mente e lo spirito dalle tante preoccupazioni quotidiane.

L'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 10 Marzo 2014 parla della costituzione del Centro Turistico Acli a Bovino:

CARNEVALE 2014 CON COLPO IN CANNA

Written by Monday, 03 February 2014 16:22

IL 22 FEBBRAIO 2014 L' ASSOCIAZIONE COLPO IN CANNA ORGANIZZA UNA SERATA IN MASCHERA PRESSO POSTA GUEVARA, A GIARDINETTO. IL DIVERTIMENTO E' GARANTITO PER OGNI PARTECIPANTE DI QUALSIASI ETA'.

Finalmente anche a Foggia un gruppo di acquisto solidale che permette alle famiglie un notevole risparmio nell' acquisto di prodotti alimentari perchè direttamente forniti dai produttori. I fornitori sono stati tutti accuratamente selezionati per la qualità dei prodotti e per la collaborazione offerta nei confronti delle famiglie in difficoltà in questo momento di crisi.

Ditte sparse sul territorio provinciale hanno aderito all' iniziativa che le Acli ha loro offerto e tra queste non manca qualche azienda bovinese, delicetana , di Troia, Ascoli Satriano e lo stesso Circolo Acli di Bovino.

Venerdì  31 Gennaio l' inaugurazione ufficiale del gruppo di acquisto solidale "Gasavita" nella nuova sede di Via Rovelli 48 a Foggia, con l' invito a tutti per la partecipazione alle ore 16,00.

TONY RUSSO DAL CANADA CI REGALA UN' ALTRA POESIA DIALETTALE

Written by Saturday, 14 December 2013 18:15

C'è chi non riesce a stare lontano dal proprio paese natìo e nel caldo tepore casalingo canadese, mentre fuori le temperature di ieri segnavano -12 a Toronto, scrive poesie in vernacolo bovinese "...per Natale con riferimenti ai vecchi tempi, sono parole semplici ma che portano alla memoria tanti cari ricordi del passato, ed e` anche un pensiero di auguri per gli amici di Bovino..".

Dicembre tutti a Bovino con "Colpo in Canna"

Written by Sunday, 01 December 2013 21:30

L'associazione Culturale "Colpo In Canna" con il patrocinio del Comune di Bovino, del Gal Meridaunia e dell'associazione turistica Pro Loco organizza due manifestazioni nel mese di dicembre da non perdere.


Sabato 7 Dicembre, a partire dalle ore 16:00, ci sarà l’allestimento e l’accensione pubblica di un abete di Natale. Per la prima volta i bambini saranno parte attiva della manifestazione, in quanto autori delle decorazioni con cui addobberanno l’abete posizionato su Corso Vittorio Emanuele. 
La serata proseguirà in piazza Duomo dove, alle ore 19:00, avrà inizio l’evento “Dolce e salato attraverso l’olio d’oliva - pèttele e scàgliuòzze, cìcere e cicèrchie, canestrédde e panettòune”. 
All’interno dei vari stand sarà possibile degustare l’olio novello in pietanze di vario genere come pizze fritte, “scagliozzi” (polenta fritta), ceci, cicerchie, cartellate e panettoni, piatti caratteristici del Natale . Inoltre si avrà l’opportunità di acquistare l’olio extravergine d’oliva dai produttori stessi. 

Domenica 15 Dicembre un altro importante appuntamento: i “Mercatini di Natale” tra suoni, sapori, luci e divertimento... 
Per tutto l’arco della giornata, lungo C.so Vittorio Emanuele, gli artigiani e i commercianti locali esporranno e venderanno prodotti in linea con il tema natalizio che andranno dall’idea regalo, al prodotto artigianale, alle specialità culinarie. La principale via bovinese sarà rallegrata da una piacevole atmosfera natalizia, grazie alla musica, le luminarie e gli stand appositamente decorati. 
La manifestazione sarà arricchita da una postazione dedicata ai più piccoli, un vero e proprio villaggio natalizio,in cui i bambini potranno incontrare Babbo Natale per esprimere i propri desideri. 
Sarà inoltre offerta la possibilità di prendere parte ad una passeggiata culturale alla scoperta del borgo antico.

 

 

 

E' in pubblicazione la nuova rivista Acli di Capitanata

Written by Wednesday, 20 November 2013 20:52

    E’ terminato il corso per giornalismo delle Acli provinciali seguito da 15 persone provenienti dai circoli di Acli, San Paolo, Cerignola, Carapelle, Manfredonia, Foggia, Bovino, Deliceto. In un incontro conclusivo tenutosi presso la sede provinciale sono stati consegnati gli attestati di frequenza e si sono gettate le basi per costituire una piccola redazione giornalistica che collabori in stretto contatto con la presidenza provinciale.

     Messosi immediatamente a lavoro i corsisti hanno  prodotto il primo numero della rivista "Acli Capitanata" con le notizie raccolte dai vari settori delle Acli.

       E' possibile scaricare la rivista a fondo pagina o leggerla a questo collegamento

L' Associazione "Colpo in Canna" convoca presso la propria sede di Via Lastene 7 (Palazzo Cera-Bovino) alle ore 16,00 del 22 Ottobre i Commercianti locali ad una riunione per l' organizzazione dei Mercatini di Natale.

DOMENICA 20 OTTOBRE SI PUO' DONARE CON L' AVIS DI BOVINO

Written by Monday, 14 October 2013 08:18

 

Dalle ore 9 alle 11 presso l' ambulatorio di Bovino è possibile effettuare la donazione con l'Avis che ha diramato il seguente invito:

14.10.2013 14:09 dal sito del Comitato per il Centro Storico di Bovino:

Il giorno 01/10/2013 il comitato per il centro storico di Bovino ha incontrato in riunione l’assessore ai lavori pubblici  Nunno Vincenzo  per chiedere chiarimenti sui progetti previsti nei quartieri e sulle novità che questa amministrazione intende portare.Per il primo punto è previsto il rifacimento della rete idrico-fognaria e del manto stradale in tutto il centro storico,logicamente una zona alla volta.Le altre novità sono la raccolta porta a porta(già in atto nella zona nuova ma con scarso risutato e malcontento generale)  e l’avvio della regolamentazione del traffico attuando le normative contenute nel progetto di  istituzione di una ztl(zona a traffico limitato)da qualche anno già deliberata.Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti il comitato ha suggerito un’alternativa estinsibile a tutto il paese cioè l’assegnazione di bidoni condominiali o di rione chiusi da una serratura la cui chiave viene distribuita a un certo numero di persone e solo quelle persone potranno accedere al bidone assegnato.Ricordiamo alla popolazione che la raccolta differenziata è obbligatoria in quanto legge nazionale volta a ottimizzare l’ambiente, ma la porta a porta non lo è.Non abbiamo ad oggi avuto risposta né positiva né negativa.Passiamo alla ztl.Il comune ha deciso di regolamentare la circolazione delle auto nel centro storico e si  potrebbe dire che sia una buona cosa se non fosse per il modo in cui lo si vuole fare:potranno accedere con l’auto solo i residenti che avranno dato il proprio numero di targa che verrà rilevato da telecamere poste agli ingressi del centro storico.Il comitato ha esposto all’assessore che gli effetti collaterali di questo modus operanti  per i residenti e non solo sono molti e alcuni gravi.Nunno ha risposto che “bisogna provare ed eventualmente modificare”:Nel complesso l’incontro è stato cordiale ma non soddisfacente su alcuni punti.

Il giorno successivo solo alcuni membri del comitato si sono recati dal Sindaco per avere chiarimenti sul cambio di nome dell’attuale Via Francesco Mele alias “PIAZZETTA”in  piazza intitolata al fu avv. Gabriele Consiglio e con l’apposizione di una panchina al posto dei due parcheggi presenti.Abbiamo fatto presente che non è il caso di togliere altri parcheggi dato che ce ne sono già pochi o almeno di crearne altri due altrove.Dopo accesa discussione ci è stato risposto che non sono AFFARI NOSTRI perchè è una questione politica.Ma come non sono affari nostri?Noi nel centro storico ci viviamo quindi ci riguarda e come.L’incontro è proseguito affrontando gli altri temi caldi già discussi con l’ass.Nunno.Abbiamo esposto le nostre idee di raccolta dei rifiuti immediatamente rigettate rispondendoci che presto anche nel centro storico si effettuerà la raccolta porta a porta perché così stabilito dalla A.T.O organizzazione che si occupa di regolamentare la raccolta dei rifiuti in 61 paesi della provincia.Si è fatto presente che senza bidoni della spazzatura il paese si trasformerà in una discarica a cielo aperto dato che  non si ha nemmeno la possibilità di buttare un fazzoletto di carta o altri rifiuti  come nella zona nuova dove i bidoni non ci sono più da tempo e non c’è nemmeno UN CESTINO.La risposta:SIAMO TUTTI INCIVILI;IMPARATE A USARE IL FAZZOLETTO DI COTONE COSì LO LAVATE IN LAVATRICE.Si può anche fare se l’unico rifiuto al mondo fosse un fazzoletto.Se il proprietario di un cane è ligio al dovere e raccoglie le feci del suo migliore amico si ricordi,IL SINDACO, che suddetto cittadino ligio deve portarsele dietro fin quando non torna a casa.Noi riteniamo che gli operatori ecologici siano pochi  e dato il tipo di raccolta che viene effettuata non spazzano tutte le strade del paese ma solo quelle principali.Sono anni che il singolo cittadino del centro storico spazza davanti alla propria abitazione e dintorni se necessario.EPPURE PAGHIAMO LO SPAZZAMENTO.Il perdurare di questa situazione porterà all’abbandono di altri rifiuti che  aiuteranno il proliferare dei ratti  la cui presenza in tutto il paese,villa compresa,è stata segnalata.Il comitato ha chiesto di effettuare una derattizzazione anche nelle case abbandonate da anni  richiamando alla civiltà i proprietari di suddette abitazioni.PENSATECI.Veniamo alla viabilità che come detto sopra vede l’attuazione della ztl nel centro storico e l’apposizione di strisce orizzontali per delineare i parcheggi e di telecamere agli ingressi.In questo modo i residenti di alcuni rioni non avrebbero la possibiltà di avere la propria auto nelle vicinanze della propria abitazione dato che non si ha la possibilità di creare parcheggi; quindi chi prima arriva prima si calza e chi tardi arriva mal alloggia e deve portare la propria auto fuori dalle mura.Non solo a rione San Martino ,ad esempio,l’ambulanza non può arrivare quindi abbiamo detto al sindaco che in caso qualcuno si senta male non sappiamo come fare.La risposta è stata una alzata di spalle.La logica vorrebbe che prima di apporre dei divieti si dovrebbero creare dei parcheggi intorno al centro storico e allora  il residente beccato in divieto di sosta non avrebbe attenuantiSappiate amici e parenti lontani che se volete andare a fare visita a parenti o amici nel centro storico sarete multati.Ora ci domandiamo bisogna migliorare le condizioni di vita dei contribuenti o trasformare il paese in presepe per i turisti?Da questo incontro abbiamo dedotto che il pensiero del cittadino non conta,che chi è a capo pone e predispone come meglio pensa e che avere scelto di abitare in questo BELLISSIMO BORGO equivale a dire CHI TE LO HA FATTO FARE.Si ricordo l’amministrazione tutta che se decidessimo di non vivere più nel centro storico non le rimarrebbe altro che spolverare i ruderi.Grazie dell’attenzione che ci riserverete.A voi la parola

                                                                                                    IL COMITATO