Ammirevole iniziativa di due giovani bovinesi che anziché starsene con le mani in mano nell’ attesa che passi questa maledetta pandemia hanno intrapreso un’attività che nessuno immaginava di avviare sui nostri terreni quasi abbandonati e non più coltivati. E’ un buon esempio per tutti che ci allontana dalla mente la specie umana di quei “ciammaruconi”che in Bovino non sono mai mancati, anzi, si può dire che ce ne son stati sempre tanti, senza che nessuno li allevasse in recinti ed esportasse in tutto il mondo.