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«L’eolico non conviene». Parla il sindaco di Erchie Featured

Written by  admin Published in AMBIENTE Wednesday, 23 January 2013 07:35
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  MANDURIA – «Ci avevano fatto credere che ci sarebbero stati ritorni economici per il nostro comune e vantaggi occupazionali per il territorio, ma non è niente vero. Stiamo valutando strade di natura giudiziarie». La confessione è del sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti (nella foto), il primo a cedere alle lusinghe degli investitori della green energy che in casa sua hanno già ottenuto 17 autorizzazioni per altrettante torri eoliche nelle campagne di Erchie ed altre 30 sono in fase di valutazione. Il primo cittadino si lascia così andare nell’ultimo servizio prodotto dal movimento Giovani per Manduria, «10 minuti per Manduria», che potrete seguire domani nella sua forma integrale. «Per realizzare gli impianti previsti nel progetto – spiega Margheriti – occorrevano 45 milioni di euro», una cifra impossibile per gli imprenditori nostrani. «Così tutto è stato venduto alla Toshiba che non sa nemmeno dove si trovi Erchie così tutti i lavori sono stati subappaltati a imprese esterne senza nessuna ricaduta sull’economia locale».  Incalcolabile poi il danno ambientale prospettato dal sindaco di Erchie che riconosce il proprio errore anche in questo settore. «Credevo che l’impatto ambientale riguardasse solo i 40 metri quadrati che occupa una torre, ma non avevo considerato le opere necessarie per collegare tra loro le turbine e per mettere in rete l’energia: centinaia di metri di muretti a secco, ettari di macchia mediterranea e cinquecento alberi di ulivo secolari». E questo solo per 17 torri. Provate ad immaginare lo stesso impatto sull’ambiente rapportato alle 63 pali che le stesse società che risiedono in Via dei Mille a Manduria vorrebbero realizzare nelle terre del Primitivo.

Le relative istanze di valutazione di impatto ambientale sono state presentate alla Regione Puglia che ha già chiesto pareri alle istituzioni locali e provinciali. Il comune di Manduria ha già espresso parere contrario alla Via e la parola ora tocca alla Regione.

Per un’altra domanda il cui iter è iniziato prima, relativa a una piccola stazione eolica di cinque torri in contrada Giustiniani, sulla Manduria Maruggio, la fase autorizzativa è già in uno stato avanzato.  Pere che per queste cinque torri, nonostante il parere contrario del comune, nessuno possa più opporsi anche per l’assenso ottenuto dalla competente commissione paesaggistica comunale.

Nazareno Dinoi

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