Ora ci occupiamo di una segnalazione che molte persone da mesi continuano a farci sperando che qualcuno che ci legge intervenga presso le autorità preposte e faccia porre rimedio a questa segnaletica stradale che così com'è ridotta, dà una visione disordinata della nostra cittadina quasi in abbandono e non curata. Basta vedere lo stato dei due cartelloni di Bovino, uno dei borghi più belli d'Italia ( giù al Ponte all' innesto della strada provinciale SP121 e l' altro che sta a fianco del portale principale che immette su Piazza G. Paglia e Via Roma) a dare una cattiva immagine di chi decide di venire qui a Bovino.
Dice qui il nostro "comunicatore" che spesso e volentieri c'invia i suoi comunicati:
Due recenti encomiabili iniziative della Pro-loco, hanno focalizzato l’attenzione sia “sulla antica arte dello scalpellino fiorente a Bovino” che sul “Borgo degli 800 portali” orgoglio e vanto di Bovino. In merito va precisato che questi “portali” non è che stanno solo nel “centro storico dentro le mura” ma anche “fuori le mura” nel perimetro compreso fra Cso V.Emanuele, CsoUmberto I°,Via Cavour, Via Castello-Dante (Portali e stemmi di Bovino CRSEC FG/33 – 1993).
Epperò, non ne va bene una… guarda caso, proprio alle spalle della sede Proloco, possiamo ammirare come nuova attrazione turistica: “Il Malborgo dei cento segnali” in versione arte moderna-futuristica, unica nel suo genere, in tutto il circondario.
Il quartiere, compreso fra: Cso Garibaldi-Cso Umberto I-Via Cavour Via Dante (Castello) così come si presenta oggi, sembra non avere più la sua dignitosa collocazione nella storia urbana, social-economica e architettonica di Bovino. Una palese contraddizione dell’art.10 dello Statuto Comunale “assetto utilizzo del territorio”c.2-c.3. di cui nella Delib.Giunta n.175/2020 (!) non si fa menzione. Sul Comune, chi gestisce l’urbanistica post-moderna, ha dimenticato (distrazione!) che fra quei palazzi vi erano: umili abitazioni, sottani e cantine, stalle per il ricovero di animali, le taverne, gli artigiani, la vicina Aia pubblica (Largo Impisi) e la sovrastante dimora Ducale, tutti elementi tra loro connessi e collegati ad un periodo storico, che ha contribuito ad accrescere l’identità e le tradizioni di Bovino. Storia locale che trasuda da quei caseggiati e che abbiamo ereditato dalle famiglie, che hanno vissuto e lavorato in quel quartiere. E perché no: Lo quartiere del Duca.
Non si può tacere sull’ impatto deturpante, che si riceve con l’avvenuta collocazione a strati della “segnaletica stradale” fra le case di: C.so Garibaldi-Via Dante (Via Castello) -Via Cavour -C.so Umberto I° dove è stata collocata la maggior e peggior segnaletica possibile ed immaginabile. Siamo così passati dal “Borgo degli ottocento portali di pietra” al “Quartiere dei cento segnali” per l’assurda presenza e per lo spreco di una segnaletica collocata in una zona tranquilla, dove non si sono mai avuti problemi di traffico. Una fantasia e frenesia, che non si riscontra nemmeno in una metropoli. La mente, che ha partorito questa assurda concentrazione di segnaletica stradale, avrà riflettuto almeno un pochino su di una semplice constatazione ed equazione, in rapporto al carico dei veicoli, in un quartiere decentrato dal traffico delle arterie principali?? Che siamo al GRA di Roma?
Sembra che tutto sia partito dalla Delibera di Giunta n.175 del 2020 (!) che si ricongiunge ai giorni nostri, con determina del IV Settore Comunale n.34 del 7.7.2022 “Completamento ed aggiornamento segnaletica stradale” sempre in virtù della sopravvissuta Delib. G.C. n.175. Perciò sono in arrivo altri segnali stradali, ma nella determina, non si precisa dove saranno collocati, così nessuno può obiettare o proporre alternative, con riferimento all’art.16 dello Statuto Comunale del 2002 sulla partecipazione-informazione dei cittadini. Mentre per i costi-benefici-necessità-funzionalità e futura manutenzione, sarebbe interessante il parere della Corte dei Conti. Eppure qualche Amministratore continua a ripetere: finanziamenti ricevuti e spese non a carico del Comune. Ma con questa logica, si può “svendere” la dignità dei cittadini ed abusare delle mura di case private, per scelta scriteriata di pochi e con spreco di danaro pubblico? Il c.9 dell’art.10 Statuto comunale per:la circolazione e la segnaletica inerenti alla viabilità comunale, attribuisce al Comune, cioè a tutta la struttura tecnica-contabile-amministrativa e politica, non alla sola Giunta a tre, la responsabilità di tali interventi. Possibile che nessun ufficio o settore del Comune, abbia obiettato qualcosa, per diretta responsabilità e a norma di Statuto?? Chi doveva o poteva controllare? Basta vedere le foto: su di un tratto di strada, di circa 65 metri, si contano ben 11 segnali, fra cui quelli collocati sotto il muro di cinta dei Giardini Pensili Ducali-FAI inaugurati il 14 luglio; una stradina laterale con 8 segnali e con lo sfondo del muro del Castello; le altre stradine laterali non godono di miglior sorte; un portale vandalizzato da 3 segnali ad angolo…indecente visuale architettonica da offrire al turista, come Borgo più bello!
Alla prova dei fatti, con questo quartiere sovraccarico di segnali, sembra proprio che i Borghi più belli d’Italia – Bandiera arancione TCI – FAI-Archeoclub d’Italia, vengono utilizzati solo come pubblicità di riferimento, perché ci si dimentica di un piano investimenti che ricomprende il recupero urbano dei Centri Storici: restauro facciate degli edifici, restauro del patrimonio storico, artistico e architettonico finalizzato ad un uso produttivo dello stesso.
Il quartiere in questione, può essere opportunamente rivalutato, e se in parte conservato, può produrre spunti di turismo a piedi, perché attraverso la quiete delle stradine si arriva sotto le mura dei Giardini del Castello, per cui abbellire con qualche decoro-arredo urbano il percorso. Quando un’attrazione turistica manca, la si può sempre integrare o reinventare. Ma poi per farlo, ci vuole: impegno, fantasia, uno studio-ricerca, qualche incontro-confronto per chiedere la collaborazione delle associazione o di cittadini qualificati ..troppo fastidio!!
Basta la solita offerta turistica da video spot: Castello-Cattedrale-Museo, gestita dalla Giunta a tre!