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BOVINO: Si può recuperare l’immagine di un paese semplificato e genuino?

Written by  Published in articoli x modulo scroll prima pagina Sunday, 11 April 2021 06:44
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E' questo l'interrogativo con cui finisce la nota pervenutaci  per "segnalare" la bizzarra segnaletica del centro abitato di Bovino alla quale ogni amministrazione cerca di dare dei correttivi  che spesso, anziché facilitare la viabilità  in maniera corretta ed ordinata, complica il tutto, disorientando non solo  chi è alla guida di autoveicoli ma anche i turisti che preferiscono avventurarsi a piedi  nelle stradine del centro:

 

      " Il problema per quanto serio, va affrontato con serenità e razionalità. Non si vuole  condannare nessuno sul modello “caccia alle streghe” e non si vuole scaricare su qualcuno colpe “politiche” che non sussistono.  Parliamo da turisti/oriundi come siamo noi, ed affrontiamo con ragionevolezza la situazione che si presenta oggi a Bovino (Fg.) per la super-presenza di segnali stradali e cartelli info-turistici, disseminati disordinatamente o concentrati in poco spazio. Non bisogna essere architetti o diplomati in urbanistica per verificare questa situazione incresciosa.

Già all’ingresso del paese sulla facciata di un palazzo 3 insegne che poi nessuno riesce a leggere, perché la “fermata” d’obbligo e lo “scalo tecnico” è nei pressi della Villa. Chi visita Bovino, si trova innanzi ad una sovrabbondante quantità di segnaletica che, stando ad un semplice calcolo basato sulla proporzione: estensione area urbana; -capienza flusso turistico; -quantità dei monumenti e siti artistici da visitare; non quadra e non si giustifica. Per capirci, dalla Proloco alla Cattedrale-Castello-Museo il percorso è breve chiaro ed unico su C.so V.Emanuele per P.za G.Paglia e ritrovi tutto nel raggio di qualche centinaio di metri!!! Alternativa (?): dalla Villa per C.so Umberto I°, con una strada panoramica e poi Castello e giù  alla Cattedrale. E praticamente, non c’è pericolo di perdersi in qualche fantasioso labirinto di viuzze, ti ritrovi in P.za Duomo….ma quì altri cartelli irriverenti (WiFi -sosta ecc..). Ci vuol poco a intuire che si collocano cartelli inutili e antiestetici, che penalizzano e sviliscono una foto ricordo? Via Guevara pulita ed integra, ma un cartello ”turistico” ti rovina la foto di una stradina medievale scattata da P.za G.Paglia. Come il cartello da poco apparso all’angolo di P.za Duomo per sfregiare l’immagine del vicolo che sale al Seminario… Il paese ha la fortuna e la sapienza, di poter offrire al fotografo o a chi vuole realizzare riprese video, scorci e viuzze ancora originali ed invece …..appare un mostruoso cartello! Ad inizio Corso 3 indicazioni tutte per la proloco, altri tre tabelloni per altre assortite indicazioni stradali, inizio Via Umberto I° altro ingombro sul marciapiede. Davanti la Proloco un cartello scuro “cenni storici” a filo di marciapiede si presenta pericoloso, perché basso ad altezza bambino e dai bordi taglienti…Sul lato del piazzale antistante la Chiesa della Pietà (Morticelli) altri cartelli stradali, spesso appare qualche bancarella o altro utilizzo irriguardoso, perché comunque è un fabbricato storico. Risulta  inutilizzato ma merita rispetto, ed offre una posizione dominante e geniale per un contenitore culturale interdisciplinare.

Forse a qualcuno sfugge che al “visitatore” piace scoprire da solo qualche scorciatoia o itinerario personalizzato. Al turista occasionale piace chiedere informazioni ai passanti, comunicare con loro alla vecchia maniera, perché ha un valore quella breve chiacchierata spontanea che si allaccia alle persone del posto.   Il turista organizzato dispone della guida, di un suo programma, della piantina cartacea e non segue cartelli ed indicazioni su pali di metallo, ha già tutto pianificato.

Tanti cartelli stradali e indicatori direzionali, quando invece abbiamo la fortuna di una pianta urbana semplice e convogliata verso il centro storico e presso i “monumenti” che si presentano vicini tra loro e facili da raggiungere…. piuttosto mancano i cartelli per “sensibilizzare” tutti residenti e non all’educazione del rifiuto e della corretta tenuta dei cani (Villa comunale).

 

Da forestieri, quali in gita fuori porta, abbiamo scandagliato il paese in giorno festivo…tranquillo! Si può recuperare l’immagine di un paese semplificato e genuino?"

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