Gaetano Lombardi- 71023 Bovino – Via Castello n. 24
e p.c.
Al la Curia – Al Sindaco- alla Stampa- Lega Ambiente – Italia Nostra – Fai – Archeoclub- Asl- Unesco –Vittorio Sgarbi – Eredi De Guevara
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Rivolgo questo scritto alle autorità preposte alla salvaguardia del patrimonio ambientale, architettonico, storico, culturale italiano per segnalare una situazione incresciosa che vede sì, in prima persona, il sottoscritto interessato quale confinante di un giardino ducale che ha avuto la malasorte di essere passato in proprietà di una Curia Vescovile (quella di Foggia-Bovino) dopo la sventurata vendita da parte degli eredi Duca De Guevara, per finalità sociali molto nobili ma che, nonostante i tantissimi tentativi di fare business e di accaparramenti di fondi pubblici di ogni sorta, sta in uno stato di degrado e di abbandono che arreca solo danni alla comunità e, quindi, al sottoscritto.
Parlo dei giardini del palazzo ducale di Bovino, in una situazione strategica di uno dei Borghi più belli d’ Italia, stupenda cornice di un palazzo ducale che è meta tutt’ oggi di stranieri, di studenti, di turisti, poeti e storici.
Non riporto qui le tantissime narrazioni di libri e di ricerche facilmente rintracciabili con i mezzi che il campo della cultura oggi ci offre, ma ritengano le autorità in indirizzo questo come un invito a verificare lo stato attuale di un gioiello che la collettività sta irrimediabilmente perdendo per incuria di una Curia attenta solo a catturare fondi pubblici senza ricambiare la società per quello che prende.
La Curia è già stata interessata più volte per risanare quei giardini, almeno nella parte che provoca direttamente danni ai privati confinanti (me compreso);
Il Sindaco è a conoscenza dello stato di abbandono ma manca di incisività per la tutela della salute pubblica di quei cittadini costretti a vivere in case prospicienti i giardini ma ai quali non è più data la possibilità di aprire le finestre in ogni periodo dell’ anno;
La Stampa viene spesso informata dello stato dei luoghi ma che è interessata a far vedere solamente i lati positivi del Borgo, succube anche di un potere ecclesiastico che in questi piccoli paesi è sempre predominante, più della politica e del buon senso;
le Associazioni Ambientaliste corrono lì dove meglio gli pare;
l’ Archeoclub gira la testa dall’ altra parte dei giardini per non aver contro autorità istituzionali-religiose e pare che ignorino l’ esistenza in quei giardini di busti lapidei che ancora resistono alle intemperie ed alla non curanza;
l’ Unesco è stato già interessato dalle autorità cittadine per una tutela più riconosciuta del sito;
Sgarbi ed altri critici d’ arte hanno avuto occasione di vedere i giardini ducali solamente in notturna, dall’ esterno o ammirare qualche opera custodita (copia-dipinto del Mattia Preti ) all’ interno del Palazzo Ducale;
L’ Asl dovrà svolgere il suo ruolo intervenendo nei luoghi, in pieno centro cittadino, in cui per l’ incuria sorgono focolai d’ infezione per carcasse putride di animali di ogni specie (volatili, ratti, randagi e rettili);
Gli eredi De Guevara devono sapere che il vincolo dell’ alienazione del Palazzo alla Curia non è rispettato da molti anni;
Il Signor Vescovo della Curia Foggia/Bovino ed suoi adepti preposti alla cura del Palazzo Ducale di Bovino faranno bene ad includere tra le litanie quotidiane, la preghiera per il sottoscritto e per gli altri cittadini che soffrono per questa situazione, a che non si ammalino e che vadano ugualmente in Paradiso, nonostante le bestemmie e le cattive imprecazioni a loro rivolte per questo fatto.
Con ossequi
Gaetano Lombardi
Bovino, li 10 Giugno 2016
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Dal primo ottobre 2015, Poste Italiane ha avviato in maniera graduale la nuova rivoluzione dei recapiti. La riforma, nella sostanza, introduce su delibera dell’Agcom, la consegna a giorni alterni sul 25% del territorio nazionale, oltre a prevedere incrementi tariffari sia per la posta ordinaria che per quella prioritaria. L’accordo è stato firmato a settembre da tutte le sigle sindacali di categoria. In Capitanata la sperimentazione del nuovo modello di recapito a giorni alterni, partirà a giugno e coinvolgerà tutti i paesi, dal Gargano al Subappennino, così come nei bacini più grandi come Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, San Severo, Sannicandro G.co, San Menaio, Deliceto, San Giovanni Rotondo, per una perdita di circa 100 unità e con 86 zone di recapito in meno.
“Sono ancora troppe le nubi che incombono su questo nuovo modello – spiega Antonio Lepore, segretario della Cisl Poste – Stiamo per questo motivo valutando se non ci saranno in itinere cambiamenti, seriamente ad una eventuale modifica dell’accordo firmato. Mancano ad oggi ancora strutture e mezzi idonei, e tutto si ripercuote sulla qualità del servizio al cittadino e sul lavoro del portalettere che, ricordiamo, con questo sistema diventerà titolare di due zone invece che una e ciò significa dover imparare velocemente due nuove aree da servire, con tutti i disagi che ne seguiranno“. La preoccupazione del sindacato è la stessa di alcuni sindaci che si sono rapportati nei giorno scorso con l’organizzazione sindacale foggiana: “Poste avrebbe dovuto informare i Comuni interessati a questo nuovo modello ma, a quanto ci hanno riferito gli stessi primi cittadini, nessuno ha comunicato nulla, aumentando il clima di incertezza e di preoccupazione dei cittadini”.
In alcune regioni dove è già partita la riorganizzazione, risultano tantissime criticità soprattutto per l’inadempienza degli accordi sottoscritti. Questo è, secondo il sindacato maggiormente rappresentativo in Poste, il problema più di questa nuova riorganizzazione: “Da sempre la CISL – continua il sindacalista – ha chiesto di rispettare regole e accordi ma spesso questi sono stati disattesi dall’azienda. A questo si aggiungono le eccedenze del personale che si quantificano in questa provincia in quasi 100 risorse e con che alla fine dell’implementazione saranno solo in parte riqualificati agli sportelli degli uffici postali”.
Dunque si preannuncia un vero e proprio tsunami in Poste Italiane e la preoccupazione del sindacato spaventa non poco i lavoratori del recapito. “Perdere circa 100 posti di lavoro riteniamo eccessivo per una provincia vasta come Foggia. Pretenderemo e vigileremo sull’ applicazione dei contenuti degli accordi per dare responsabilmente qualità del servizio, diritti ai lavoratori e speranza ad una categoria che da sempre crede in Poste Italiane”.
Di seguito la lettera di presentazione e di accompagno del regalo pasquale ai Bovinesi e il modello per comunicare i dati catastali :