I dati della Regione Puglia sulla raccolta differenziata dei rifiuti nei Comuni parlano chiaro: Bovino non risponde in modo coerente, siamo ancora al 12,123 % ed a nulla è servito la sperimentazione tutt' ora in corso nelle zone "nuove" del paese con la raccolta differenziata porta-a porta. Tantomeno buone sono le prospettive se le regole imposte non si sa come farle rispettare e da chi farle applicare: per le vie del paese vi sono elettrodomestici abbandonati da oltre un mese vicino ai cassonetti .. tutti fanno finta di non vederli, tranne i forestieri, quei turisti di fine settimana che girovagando nel centro storico fotografano queste situazioni, dissuasori divelti ed inutili, cartelli di passo carrabile e divieti di sosta non rispettati, cestini raccogli-rifiuti smontati, targhe di strade illegibili, fontanini-sopramobile imboscati tra rifiuti e macchine fuori parcheggio etc.etc.. Ora ci accusano e qualificano denigratori anche nell' evidenza dei fatti perché è periodo di campagna elettorale e bisogna far vedere solo le cose buone (?) e parlare di ciò che funziona (?), incuranti del caos e degli ingorghi nelle principali vie del paese.
Qual' è, quindi il commento del "forestiero" che ci fotografa in ogni angolo ? Possibile che si è tutti ciechi, sordi ed è tanto difficile capire che ciò che viene descritto in negativo dovrebbe servire a migliorare ed intervenire su certe situazioni?.
Nei prossimi giorni sarà aperto il "Centro Comunale di Raccolta e distribuzione sacchetti biodegradabili e compostabili" nell' area PIP del Tiro a Segno.
Funzionerà come il porta a porta ?:
Osano portare le loro torri anche in vista della città del Duomo.
18 pale eoliche alte 150 metri, cemento, decine di chilometri di nuove strade, decine di ettari di territorio occupato.
Da luogo di turismo culturale ed ambientale, Orvieto diventerà un deserto elettrico visibile da tutta l’Umbria.
FERMARLI AD ORVIETO PER FERMARLI IN TUTTA ITALIA
TUTTE LE ASSOCIAZIONI ED I COMITATI DELLA PENISOLA, DEGLI APPENNINI, DELLE ISOLE SONO INVITATI E ATTESI
UNA PRESENZA DECISIVA PER PORRE FINE ALLO SCEMPIO DEL PAESAGGIO ITALIANO
Per affossare questa scellerata idea di green economy che non rispetta la cultura, la storia, la salute, l’economia dei territori
Associazioni ambientaliste e comitati di cittadini dell’Orvietano
Coordinamento regionale umbro
Associazioni nazionali del fronte antieolico e antifotovoltaico in aree agricole:
Altura
Amici della Terra
Comitato nazionale del Paesaggio
Comitato nazionale contro eolico e fotovoltaico in aree verdi
Comitato per la bellezza
Italia Nostra
Mountain Wilderness
Movimento Azzurrro
Saranno presenti televisioni e giornali nazionali e regionali
Saranno presentati un appello per la salvezza di Orvieto e migliaia di firme raccolte tra i cittadini umbri.
Ad essi saranno uniti gli appelli che perverranno da ogni parte d’Italia
Per informazioni: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., http://www.tutelamontepeglia.org/
Un vecchio proverbio bovinese dice: “Se marze ‘mpogne, féce carè pile e ogne” che significa l’ imprevedibilità di marzo che con i suoi alti e bassi di temperatura fa stare sempre all’ erta.
Difatti stamattina Bovino era coperto di neve che ha deluso un po’ tutti gli studenti che si aspettavano la chiusura delle scuole. La neve è stata in piccoli quantitativi e le previsioni prospettano miglioramenti nei prossimi giorni. Non c’è stato alcun disagio nella circolazione stradale anche se la temperatura s’è mantenuta tra lo zero ed i due gradi.
Siamo costretti a non aprire la sezione dei commenti a causa di infiltrazioni abusive di hackers che utilizzano questi spazi per diffondere propagande fastidiose.
Tra i vari commenti giunti via e-mail, trascriviamo integralmente quello di Tony Russo da Toronto (Canada) che ci ricorda un antico proverbio bovinese:" Chi commercia, campa; chi fatica...muore !!" :
MANDURIA – «Ci avevano fatto credere che ci sarebbero stati ritorni economici per il nostro comune e vantaggi occupazionali per il territorio, ma non è niente vero. Stiamo valutando strade di natura giudiziarie». La confessione è del sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti (nella foto), il primo a cedere alle lusinghe degli investitori della green energy che in casa sua hanno già ottenuto 17 autorizzazioni per altrettante torri eoliche nelle campagne di Erchie ed altre 30 sono in fase di valutazione. Il primo cittadino si lascia così andare nell’ultimo servizio prodotto dal movimento Giovani per Manduria, «10 minuti per Manduria», che potrete seguire domani nella sua forma integrale. «Per realizzare gli impianti previsti nel progetto – spiega Margheriti – occorrevano 45 milioni di euro», una cifra impossibile per gli imprenditori nostrani. «Così tutto è stato venduto alla Toshiba che non sa nemmeno dove si trovi Erchie così tutti i lavori sono stati subappaltati a imprese esterne senza nessuna ricaduta sull’economia locale». Incalcolabile poi il danno ambientale prospettato dal sindaco di Erchie che riconosce il proprio errore anche in questo settore. «Credevo che l’impatto ambientale riguardasse solo i 40 metri quadrati che occupa una torre, ma non avevo considerato le opere necessarie per collegare tra loro le turbine e per mettere in rete l’energia: centinaia di metri di muretti a secco, ettari di macchia mediterranea e cinquecento alberi di ulivo secolari». E questo solo per 17 torri. Provate ad immaginare lo stesso impatto sull’ambiente rapportato alle 63 pali che le stesse società che risiedono in Via dei Mille a Manduria vorrebbero realizzare nelle terre del Primitivo.
Le relative istanze di valutazione di impatto ambientale sono state presentate alla Regione Puglia che ha già chiesto pareri alle istituzioni locali e provinciali. Il comune di Manduria ha già espresso parere contrario alla Via e la parola ora tocca alla Regione.
Per un’altra domanda il cui iter è iniziato prima, relativa a una piccola stazione eolica di cinque torri in contrada Giustiniani, sulla Manduria Maruggio, la fase autorizzativa è già in uno stato avanzato. Pere che per queste cinque torri, nonostante il parere contrario del comune, nessuno possa più opporsi anche per l’assenso ottenuto dalla competente commissione paesaggistica comunale.
Nazareno Dinoi
Mentre il paese versa in condizioni mai viste sotto l' aspetto della sporcizia per le strade (basta affacciarsi dal muro del castello o vedere i punti del centro storico in cui sono ammassati contenitori stracolmi perchè è lì che vanno ad abbandonare i rifiuti non differenziati gli abitanti della così detta zona nuova del paese in cui c' è l'obbligo di differenziare), il Sindaco e l' Assessore di turno blaterano soddisfacimento di come si sta "raccogliendo" l'immondizia nel paese, senza addurre alcun numero concreto che dimostri questa loro convinzione. Pura propaganda, a detta di molti affatto contenti e per nulla soddisfatti del servizio svolto con approssimazione, improvvisazione e con buste di qualsiasi tipo e colore, per cui è facile capire quel "differenziato" dove va a finire !! Questo è l' articolo che la Gazzetta del Mezzogiorno ha scritto in proposito: